All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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L’indomani, dopo alc<strong>un</strong>i ulteriori e ostinati tentativi, andati pure questi<br />
penosamente a vuoto, Letizia e Umberto si rassegnano all’idea <strong>di</strong> non<br />
riuscire a interpretare in <strong>un</strong> tempo ragionevolmente breve i dati registrati<br />
nel <strong>di</strong>schetto. Si arrendono allora definitivamente all’evidenza e spengono<br />
il computer. Abbandonata perciò per il momento ogni curiosità, prendono<br />
l’<strong>un</strong>ica decisione per loro sicuramente opport<strong>un</strong>a e praticabile. Persuasi<br />
<strong>di</strong> non poter far altro che adempiere la volontà espressa da Francesca e<br />
<strong>di</strong> dover seguire il suo ultimo e angosciato consiglio, decidono <strong>di</strong> rivolgersi<br />
al Commissariato <strong>di</strong> Polizia <strong>di</strong> Via Ca’ Rossa. Vi si recano insieme, per<br />
affidare i due <strong>di</strong>schetti a mani ben più competenti e sicure delle loro. Si<br />
sentono certi <strong>di</strong> consegnarli a persone che potranno agire e che saranno<br />
senz’altro in grado <strong>di</strong> dare <strong>un</strong>a ragione e <strong>un</strong> senso alla scomparsa repentina<br />
e orribile <strong>di</strong> Francesca. Una scomparsa ormai per poco ancora oscura<br />
nei particolari, ma il cui movente, a interpretare bene le sue ultime<br />
parole, può già ben essere capito e spiegato, e su questo ness<strong>un</strong>o dei due<br />
ha il minimo dubbio.<br />
Con <strong>un</strong>a buona passeggiata a passo svelto raggi<strong>un</strong>gono Piazza Ferretto,<br />
superano la Torre Civica, percorrono Via Palazzo, si <strong>di</strong>rigono quin<strong>di</strong> verso<br />
Via Ca’ Rossa. Quando sono sul p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> entrare in Commissariato, Letizia,<br />
indecisa, chiede a Umberto: “Non sarebbe più opport<strong>un</strong>o che ci rivolgessimo<br />
alla Questura?”<br />
“Non preoccuparti, il Commissariato <strong>di</strong> Mestre è quasi <strong>un</strong>a piccola<br />
Questura” <strong>di</strong>ce con tranquillità Umberto, mentre tiene la porta aperta per<br />
farla passare.<br />
Non appena mettono piede nell’e<strong>di</strong>ficio, Umberto, più esperto del luogo,<br />
si <strong>di</strong>rige con sicurezza allo sportello controllo informazioni e <strong>di</strong>ce al<br />
piantone: “Buongiorno agente, vorremmo parlare con <strong>un</strong> f<strong>un</strong>zionario.”<br />
“Posso sapere il motivo della richiesta?” chiede l’agente.<br />
“Abbiamo bisogno <strong>di</strong> parlare con qualc<strong>un</strong>o <strong>di</strong> <strong>un</strong> reato. Sembra che<br />
siamo venuti in possesso <strong>di</strong> informazioni su <strong>un</strong>’ampia attività malavitosa.<br />
Contrabbando, a quanto pare, ma non solo” precisa Umberto, abbassando<br />
<strong>un</strong> poco la voce.<br />
“Bene. Possono accomodarsi su quelle se<strong>di</strong>e vicino al corridoio - <strong>di</strong>ce<br />
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