All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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lui era nato, lo avevano assecondato in ogni cosa e in ogni momento. Lo<br />
avevano malamente viziato, ecco <strong>un</strong>a realtà incontrovertibile, e, quel che<br />
è peggio, continuavano a farlo anche ora, che era ormai <strong>un</strong> adulto.<br />
Quando Letizia De Stefani esce dal negozio della parrucchiera sente<br />
il campanile della vicina chiesa battere le ore e solo in quel momento si<br />
accorge che è già mezzogiorno. Fra poco è ora <strong>di</strong> pranzare, pensa, e fa<br />
per avviarsi verso il ristorante, che <strong>di</strong>sta solo poche <strong>di</strong>ecine <strong>di</strong> metri dal<br />
negozio della parrucchiera. Ma, dopo la sostanziosa prima colazione, lo<br />
stimolo della fame è ancora latitante e Letizia si chiede se non è il caso <strong>di</strong><br />
lasciar perdere <strong>un</strong> pranzo completo e consumare solo qualcosa al bar, <strong>un</strong><br />
caffè e <strong>un</strong>a fetta <strong>di</strong> strudel, oppure <strong>un</strong>a fetta <strong>di</strong> dolce alla frutta. E però, se<br />
dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>etetico non è igienico caricare <strong>di</strong> cibo lo stomaco,<br />
soprattutto con la passeggiata a cavallo prevista per il pomeriggio, non<br />
può nemmeno trascurare <strong>di</strong> nutrirsi in modo corretto e con appropriata<br />
regolarità. La colazione del mattino è servita soltanto per supplire la cena<br />
mancata della sera prima. Decide così <strong>di</strong> fare <strong>un</strong>a gradevole passeggiata<br />
l<strong>un</strong>go le stra<strong>di</strong>ne sassose che attraversano i campi coltivati, prima <strong>di</strong> sedere<br />
a tavola. Una camminata <strong>di</strong> <strong>un</strong>’oretta in mezzo al verde e a passo<br />
svelto basterà certamente per stuzzicare almeno <strong>un</strong> poco l’appetito che<br />
continua a languire, pensa, e si avvia a passo spe<strong>di</strong>to.<br />
Nel momento in cui Letizia De Stefani entra nel ristorante pizzeria<br />
semivuoto, Franz, che la conosce da quando era <strong>un</strong>a bimbetta, le si fa<br />
incontro sorridente e premuroso.<br />
“Buongiorno, signora De Stefani.”<br />
“Buongiorno, Franz.”<br />
“Mi fa piacere vedere che si è ristabilita. Ieri sera aveva proprio <strong>un</strong>a<br />
brutta cera. Mi complimento con lei per la salute prestamente recuperata.”<br />
“Già, in effetti ieri sera mi sentivo piuttosto male. Ma sembra proprio<br />
che l’incomodo sia passato.”<br />
“Mi permetta ora <strong>di</strong> complimentarmi anche per la sua nuova e deliziosa<br />
pettinatura. Le sta veramente bene e dona molto al suo fascino personale,<br />
già così spiccato.”<br />
“Grazie Franz, lei è sempre molto gentile. E devo ammettere che fino<br />
ad oggi soltanto mio padre, forse, mi ha rivolto più complimenti <strong>di</strong> lei.”<br />
“Mi auguro che, come al solito, i suoi godano <strong>di</strong> ottima salute. Mi<br />
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