All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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parole <strong>di</strong> Letizia gli hanno com<strong>un</strong>icato <strong>un</strong>a certa tensione e non lo lasciano<br />
tranquillo. Ma prestissimo sarà <strong>di</strong> nuovo a casa, con lei, e allora tutto<br />
sarà <strong>di</strong>verso.<br />
I dubbi e le incertezze <strong>di</strong> Umberto sull’incolumità <strong>di</strong> Letizia avrebbero<br />
trovato <strong>un</strong>a preoccupante conferma, e le sue sicurezze <strong>un</strong>a ben triste<br />
smentita, se avesse saputo quanto stava già accadendo a Trieste. E Letizia<br />
avrebbe facilmente capito che aveva tutte le ragioni per sentirsi preoccupata,<br />
anche se per ragioni del tutto <strong>di</strong>verse da quelle che pensava.<br />
Nonostante l’eliminazione <strong>di</strong> Francesca e la decisione più volte riba<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> considerare perduto il <strong>di</strong>schetto, nonostante il tempo fosse trascorso<br />
senza che accadesse nulla <strong>di</strong> particolare, i componenti della banda<br />
annidata nella Transmarine non avevano mai completamente abbandonato<br />
le ricerche del floppy sparito. L’accanimento dei primi giorni se ne era<br />
in parte andato, e si era attenuata l’ansia spasmo<strong>di</strong>ca e allarmata dei<br />
primi momenti, ma la paura che altri venissero in possesso dei dati era<br />
sopravvissuta a ogni considerazione ottimistica e aveva mantenuto in vita<br />
l’esile fiducia <strong>di</strong> riuscire a scoprire il posto in cui era stato occultato il<br />
floppy.<br />
A l<strong>un</strong>go e con molta <strong>di</strong>screzione, almeno fino a quando si erano aggirati<br />
nei <strong>di</strong>ntorni gli agenti <strong>di</strong> polizia, era stato tenuto sotto attento controllo<br />
l’appartamentino <strong>di</strong> Francesca, nell’attesa illusoria che qualc<strong>un</strong>o a lei legato<br />
vi si recasse. Ma, a parte le forze <strong>di</strong> polizia, ness<strong>un</strong>o vi si era mai<br />
fatto vedere.<br />
Dopo che gli agenti avevano tolto i sigilli, l’appartamento era stato<br />
perquisito ancora <strong>un</strong>a volta da due componenti della banda con calma e<br />
cura, alla ricerca <strong>di</strong> <strong>un</strong> in<strong>di</strong>zio. Ma anche questa ricerca non aveva dato<br />
alc<strong>un</strong> risultato. Ancora <strong>un</strong>a volta era andata delusa la fragile speranza <strong>di</strong><br />
scovare almeno <strong>un</strong> in<strong>di</strong>zio qualsiasi, <strong>un</strong>a traccia magari debolissima, persino<br />
quasi inconsistente, e però concreta, che portasse a intuire dove poteva<br />
essere stato nascosto il <strong>di</strong>schetto. Oppure <strong>un</strong>’in<strong>di</strong>cazione che mettesse<br />
sulle tracce della persona cui Francesca De Stefani poteva averlo<br />
affidato. Non il più piccolo in<strong>di</strong>zio era però scaturito da tante ricerche.<br />
Alla fine, quando <strong>un</strong> giorno avevano trovato l’appartamento completamente<br />
vuoto e subito dopo era venuta ad abitarlo <strong>un</strong>a coppia giovanissima,<br />
era stata abbandonata ogni speranza che l’appartamentino in qualche<br />
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