All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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Dopo la calma serena e la pausa corroborante delle vacanze invernali<br />
Umberto Ferrari era tornato imme<strong>di</strong>atamente al lavoro con rinnovata energia.<br />
E gli servivano per davvero tutte le sue energie, perché ben presto e<br />
a ritmi pressanti era iniziata l’epoca frenetica e travolgente delle sfilate <strong>di</strong><br />
moda, a Milano, Parigi, Londra, e le riviste, quelle specializzate in particolare,<br />
non davano tregua e incalzavano per avere al più presto possibile i<br />
servizi. Per <strong>di</strong> più era <strong>un</strong> momento <strong>di</strong>fficile per le riviste, perché avevano<br />
poche persone qualificate sottomano. Per Umberto il lavoro si era moltiplicato,<br />
e così molte settimane erano volate via veloci e inavvertite, fatte<br />
tutte <strong>di</strong> giorni vissuti in <strong>un</strong>a caotica girandola <strong>di</strong> belle donne troppo spesso<br />
capricciose e perennemente innervosite, seppur sempre pronte a sfoggiare<br />
<strong>un</strong> bel sorriso, ma anche <strong>di</strong> aiutanti anonime e affannate, continuamente<br />
alle prese con gli in<strong>di</strong>spensabili ritocchi dell’ultimo momento.<br />
Di tanto in tanto, pur nell’incalzare oberante degli impegni, Umberto<br />
si era trovato a pensare con nostalgia alla quiete dei giorni trascorsi in<br />
montagna, alla tranquilla e piacevolissima compagnia <strong>di</strong> Letizia De Stefani,<br />
la bella e seducente dottoressa dalla caviglia ingessata. Una conoscenza<br />
non più fortuita, <strong>un</strong>a cara e affascinante amica oramai.<br />
Pochi giorni dopo che lei pure era tornata a casa, le aveva anche<br />
telefonato, per sapere come era andato il viaggio <strong>di</strong> ritorno e come stava<br />
la caviglia. Era stata <strong>un</strong>a telefonata amichevole e piena d’affetto, ma era<br />
stata anche l’<strong>un</strong>ica, perché subito dopo Umberto era stato interamente<br />
assorbito dal lavoro.<br />
In seguito, e più <strong>di</strong> qualche volta, quando gli impegni <strong>di</strong> lavoro avevano<br />
rallentato <strong>un</strong> momentino il loro ritmo, aveva pensato <strong>di</strong> telefonare <strong>di</strong><br />
nuovo a Letizia, magari per invitarla a cena, e lo aveva anche fatto, ma<br />
non era mai più riuscito a trovarla in casa. Ecco perché <strong>un</strong>a volta aveva<br />
anche pensato <strong>di</strong> raggi<strong>un</strong>gerla senza preavviso in ospedale, fosse pure<br />
soltanto per <strong>un</strong> brevissimo e simpatico momento <strong>di</strong> intervallo, <strong>un</strong> rapido<br />
incontro al bar. E però gli impegni si erano succeduti agli impegni ed<br />
erano stati <strong>un</strong> vero turbine incalzante e rapinoso che aveva deluso ogni<br />
sua possibilità <strong>di</strong> contattarla.<br />
Pure Letizia De Stefani ha provato più e più volte e alle ore più <strong>di</strong>ver-<br />
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