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All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

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chio ho percepito che qualc<strong>un</strong>o <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> me scendeva più veloce ancora.<br />

D’istinto mi sono spostata verso il bordo della pista per lasciarlo passare.<br />

Questione <strong>di</strong> <strong>un</strong> attimo, e quello mi era già alle spalle, a ridosso. Subito<br />

prima che mi superasse ho sentito <strong>un</strong> rumore strano, come degli scoppi in<br />

rapida successione. Era come se qualc<strong>un</strong>o avesse lanciato dei piccoli<br />

mortaretti in pista. Sorpresa dal rumore inaspettato e anche incuriosita,<br />

ho girato per <strong>un</strong> attimo la testa, purtroppo mi sono anche irrigi<strong>di</strong>ta sulle<br />

gambe. Proprio in quel momento, quando si <strong>di</strong>ce il destino malevolo e<br />

sfavorevole, sono finita all’improvviso su <strong>un</strong>a gobba ghiacciata che mi ha<br />

sbilanciato. Che vuoi, correvo forte, ero rigida sulle gambe e fuori equilibrio,<br />

e così ho fatto <strong>un</strong>a brutta spigolata con gli sci. Imme<strong>di</strong>atamente <strong>un</strong>a<br />

gamba mi è partita <strong>di</strong> lato e io ho fatto <strong>un</strong>a caduta rovinosa fuori pista.<br />

Sono rotolata per <strong>un</strong> bel po’ l<strong>un</strong>go la scarpata prima <strong>di</strong> fermarmi in <strong>un</strong><br />

avvallamento. Mentre rotolavo, ho battuto la testa da qualche parte. Il<br />

colpo non è stato tanto forte da fare danni, ma è bastato più che a sufficienza<br />

per farmi perdere i sensi. Da quel momento non ho sentito più nulla.”<br />

“Ma quell’altro deve aver pur visto che eri finita fuori pista, e non si è<br />

fermato per vedere cosa ti era successo? Per controllare se ti eri fatta<br />

male e chiedere aiuto?” c’è nella voce <strong>di</strong> Umberto <strong>un</strong>a forte in<strong>di</strong>gnazione.<br />

“Credo proprio che quello si sia preoccupato piuttosto delle possibili<br />

conseguenze per lui della mia caduta, che lo incolpassi <strong>di</strong> avermi fatto<br />

cadere e finire fuori pista, intendo <strong>di</strong>re, anche se non era vero, non era<br />

stata colpa sua. Deve essere scappato via senza nemmeno rallentare e<br />

fermarsi. E magari, con il volo fuori pista che sicuramente mi ha visto<br />

fare, avrà creduto che mi fossi ammazzata.”<br />

“I soliti incoscienti e <strong>di</strong>sgraziati in pista. Non sei caduta per colpa sua,<br />

d’accordo, che bastardo però a non venire a controllare cosa ti eri fatta e<br />

a non chiedere aiuto.”<br />

“Cosa vuoi, ce ne sono dappertutto, guarda cosa succede tutti i santi<br />

giorni sulle strade. Io so solo che era ormai buio, quando ho ripreso conoscenza,<br />

e che morivo dal freddo, tremavo tutta convulsamente. Figurati,<br />

con le temperature così basse <strong>di</strong> questi giorni. Ho cercato <strong>di</strong> rialzarmi, ma<br />

sono ripiombata giù per <strong>un</strong> dolore violentissimo alla caviglia e con la testa<br />

che girava.”<br />

“Ma allora, come hai fatto a venirne fuori? Non sarai rimasta tutta la<br />

notte..?”<br />

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