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All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

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si volge, li saluta con calore, chiede a Letizia notizie della caviglia e accetta<br />

l’invito a sedersi in loro compagnia, ma solo per qualche minuto, il<br />

lavoro lo reclama, aggi<strong>un</strong>ge. E accetta anche <strong>di</strong> bere <strong>un</strong> bicchiere <strong>di</strong> radler.<br />

Parlano dei cavalli, del lavoro <strong>di</strong> scuderia. Molto in estate, ma molto<br />

poco in inverno. Sono veramente pochi quelli che se la sentono <strong>di</strong> cavalcare<br />

sui campi ricoperti <strong>di</strong> neve, precisa. E però bisogna tenere com<strong>un</strong>que<br />

in allenamento i cavalli. Wolfgang lo fa nella pista coperta del maneggio,<br />

ma porta anche i cavalli fuori, all’aria aperta. Anche loro, poveretti,<br />

hanno il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> godersi le belle giornate <strong>di</strong> sole, conclude con <strong>un</strong> ampio<br />

sorriso, mentre si alza per tornare al lavoro e li saluta.<br />

Il giorno prima del ritorno a casa <strong>di</strong> Umberto l’intera vallata si sveglia<br />

sotto <strong>un</strong>a densa coltre <strong>di</strong> nubi. Umberto telefona a Letizia per <strong>di</strong>rle che<br />

non passerà a prenderla in mattinata, che si ritroveranno <strong>di</strong>rettamente al<br />

ristorante. Gli <strong>di</strong>spiace lasciarla sola, aggi<strong>un</strong>ge subito con rincrescimento,<br />

ma vuole approfittare della brutta giornata per scendere a Br<strong>un</strong>eck, per i<br />

soliti acquisti da portare a casa.<br />

Questa volta Umberto decide <strong>di</strong> scendere in città con l’automobile,<br />

che lascia in periferia, nel parcheggio vicino al Castello, dove ha trovato<br />

fort<strong>un</strong>osamente posto.<br />

Si aggira inquieto e impaziente in centro. E’ triste per la fine ormai<br />

gi<strong>un</strong>ta del periodo <strong>di</strong> vacanza. Si sente solo e più indeciso ancora sulle<br />

cose da acquistare. Prova rammarico e <strong>di</strong>spiacere per aver lasciato Letizia<br />

da sola, gli sembra quasi <strong>di</strong> averla abbandonata e sente vivamente la<br />

sua lontananza, e <strong>un</strong> poco si meraviglia dell’intensità insospettata dei sentimenti<br />

che prova.<br />

Letizia, dopo la colazione consumata con più lentezza del solito, ritorna<br />

in camera, ben presto però comincia ad annoiarsi e a innervosirsi,<br />

presto è insofferente <strong>di</strong> stare così, al chiuso e in attesa. Esce allora all’aperto<br />

e girella per <strong>un</strong> poco nei <strong>di</strong>ntorni del garni, fino a quando il campanile,<br />

finalmente, batte il mezzogiorno. Allora si avvia lenta e <strong>un</strong> poco<br />

tranquillizzata verso il ristorante, dove ha app<strong>un</strong>tamento per il pranzo con<br />

Umberto.<br />

Quando escono dal ristorante, il cielo a occidente si sta schiarendo<br />

con rapi<strong>di</strong>tà. Umberto va allora a prendere l’automobile, che al ritorno da<br />

Br<strong>un</strong>ico aveva riportato nel parcheggio del garni, e fa salire Letizia, che lo<br />

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