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Storia e Origine del prodotto Area di produzione / trasformazione
Secondo alcuni storici risalirebbero al Neolitico (5000 a.C.) le
prime scoperte che attestano la coltivazione dell’ulivo in Puglia.
Sicuramente, importato dall’antica Grecia, territorio d’origine ove
si confondono ancora oggi certezze storiche e mitologia, l’ulivo fu
diffuso nel Salento intorno al XIII secolo e fu l’opera dei monaci
basiliani, italo - greci di rito greco, a contribuire alla creazione delle
vaste estensioni olivate che rappresentano, da secoli, una delle
risorse economiche maggiori del territorio.
Numerosi frantoi ipogei testimoniano l’antica tradizione invalsa
nelle comunità contadine, che affidavano alla produzione del loro
oro verde i destini delle proprie famiglie.
Ciascun frantoio custodiva le singole vasche/stive, posizionate in
corrispondenza di fori realizzati sulla strada soprastante, ove i contadini
versavano le proprie olive, che successivamente il nocchiere,
o capo frantoio, destinava alla molitura.
Ancora oggi, il Salento offre la ricchezza di questa lunga tradizione,
attraverso la produzione di oli pregiati, che si fregiano della
Denominazione d’Origine Terra d’Otranto.
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L’olio DOP Terra d’Otranto si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori delle seguenti unità amministrative:
• Provincia di Lecce - tutti i Comuni del territorio provinciale;
• Provincia di Brindisi comuni di:
Brindisi, Cellino San Marco, Erchie, Francavilla Fontana,
Latiano, Mesagne, Oria, Sandonaci, San Pancrazio
Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa
Susanna;
• Provincia di Taranto comuni di:
Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie,
Leporano, Lizzano, Manduria, Martina Franca, Maruggio,
Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, San
Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe, Sava,
Taranto* e Torricella*.
* Comune incluso solo parzialmente
Gli oliveti inclusi nell’area sopra indicata sono ammessi alla produzione
dell’olio DOP Terra d’Otranto solo se, per composizione
varietale, condizioni ambientali e di coltura, sono idonei alla produzione
di oli con caratteristiche qualitative conformi a quelle previste
dal Disciplinare. Le operazioni di oleificazione e di confezionamento
devono essere effettuate nell'ambito dell'area precedentemente
indicata.
TERRA D’OTRANTO