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Storia e Origine del prodotto Area di produzione / trasformazione
L’olio, prodotto nella zona da tempo immemorabile, è stato tra i
prodotti agro-alimentari più diffusi. A partire dal VI secolo a. C.
nella Sicilia occidentale, le olive più grosse venivano trattate con
sale e morchia e conservate nello stesso olio. I romani ricavavano
olio dall’olivo selvatico e dall’olivo nano, anche per scopi medicinali.
I sistemi agricoli arabi svilupparono un’ alta produttività delle
piante a fini alimentari e domestici.
Durante il XV secolo si registra un incremento della produzione
legato a 2 fattori: il primo di origine religiosa, in quanto a seguito
di una forte migrazione di Ebrei verso Trapani aumentò il fabbisogno
di olio, data l’importanza nella cucina ebraica; il secondo fattore
fu la trasformazione dei frantoi che alternavano la molitura
della canna da zucchero a quella dell’uva e delle olive.
Ai primi del ‘900 l’olio di Trapani ottiene un grosso successo in
manifestazioni tenutesi a Roma e a Londra .
Oggi gli oli trapanesi sono presenti negli scaffali della distribuzione
organizzata e soprattutto nelle tavole dei buongustai di ogni
parte del mondo.
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L’olio DOP Valli Trapanesi si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti
in provincia di Trapani:
Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi , Castellamare del Golfo,
Custonaci, Erice, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo ,
Paceco, Petrosino, Poggioreale, Salemi, San Vito lo Capo,
Trapani, Valderice e Vita.
Gli oliveti inclusi nell’area sopra indicata sono ammessi alla produzione
dell’olio DOP Valli Trapanesi solo se, per composizione
varietale e condizioni ambientali e di coltura, sono idonei alla produzione
di oli con caratteristiche qualitative conformi a quelle previste
dal Disciplinare.
Le operazioni di oleificazione e di confezionamento devono essere
effettuate nell'ambito dell'area precedentemente indicata.
VALLI TRAPANESI