Storia e Origine del prodotto Area <strong>di</strong> produzione / trasformazione La produzione <strong>di</strong> olio da olive in Romagna è da sempre concentrata nei territori collinari che oggi ricadono nelle province <strong>di</strong> Rimini e Forlì - Cesena, dove l’olivo ha ra<strong>di</strong>ci molto lontane che sembrano risalire all’età villanoviana. Il forte ra<strong>di</strong>camento dell'olivo in questo territorio è testimoniato dalla sua continua presenza anche nella <strong>di</strong>fficile fase storica che vede la caduta dell'Impero, il <strong>di</strong>spiegarsi delle invasioni barbariche e la crisi dell'assetto agricolo. Fin dall'anno 541 nel fondo Domiziano, presso Coriano in Rimini, sono enumerati appezzamenti <strong>di</strong> terreno che <strong>com</strong>prendono fra l’altro taleis olivarum. Nei secoli dell'alto Me<strong>di</strong>oevo, e particolarmente nel X secolo, numerose fonti archivistiche segnalano la presenza <strong>di</strong> oliveti e <strong>di</strong> molini da olio, in tutta l’area. La documentazione settecentesca che ha <strong>com</strong>e riferimento la Pratica Agraria, scritta dall’abate Giovanni Battarra, contiene note specifiche sulla preparazione dei terreni e sulle cure agronomiche destinate alla coltura dell’olivo sul territorio. Anche lo Stato Pontificio, durante il 1800, ne incentiva la coltivazione. I primi dati atten<strong>di</strong>bili relativi alla superficie interessata alla coltivazione dell’olivo in Romagna risalgono al 1934 (M.Farina, Rapido sguardo all’olivicoltura riminese, ne L’agricoltura romagnola, 15 febbraio 1934) e documentano la presenza <strong>di</strong> circa 5.000 ettari <strong>di</strong> coltura olivicola, dei quali solo 500 ettari in coltura specializzata. Gli eventi bellici, le gelate del 1956-1985 e 1996 e la <strong>di</strong>ffusione delle coltivazioni estensive (1970-1980) hanno portato a una progressiva riduzione della presenza dell’olivo sul territorio riminese. Tuttavia, i numerosi nuovi impianti realizzati negli ultimi venti anni hanno consentito una forte espansione dell’olivicoltura nell’entroterra riminese, facendola <strong>di</strong>ventare assieme alla viticoltura una importante e insostituibile <strong>com</strong>ponente del paesaggio rurale collinare. 53 L’olio DOP Colline <strong>di</strong> Romagna si ottiene dalla molitura <strong>di</strong> olive prodotte negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti <strong>com</strong>uni, nelle province <strong>di</strong> Rimini, Forlì e Cesena: Coriano, Gemmano, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano <strong>di</strong> Romagna, Poggio Berni, Saludecio, San Giovanni in Marignano, San Clemente, Torriana, Verucchio, Misano Adriatico*, Riccione*, Rimini*, Santarcangelo <strong>di</strong> Romagna*, Borghi, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella <strong>di</strong> Romagna, Dovadola, Meldola, Mercato Saraceno, Montiano, Predappio, Rocca San Casciano, Roncofreddo e Sogliano al Rubiconde, Bertinoro*, Cesena*, Forlì*, Forlimpopoli*, Longiano*, Savignano sul Rubiconde* *Comune incluso solo parzialmente Gli oliveti inclusi nell’area sopra in<strong>di</strong>cata sono ammessi alla produzione dell’olio DOP Colline <strong>di</strong> Romagna solo se, per <strong>com</strong>posizione varietale, con<strong>di</strong>zioni ambientali e <strong>di</strong> coltura, sono idonei alla produzione <strong>di</strong> oli con caratteristiche qualitative conformi a quelle previste dal Disciplinare. Le operazioni <strong>di</strong> oleificazione e <strong>di</strong> confezionamento devono essere effettuate nell'ambito dell'area precedentemente in<strong>di</strong>cata. COLLINE DI ROMAGNA
Caratteristiche al consumo Le varietà <strong>di</strong> olive L’olio DOP Colline <strong>di</strong> Romagna, all’atto dell’immissione al consumo, deve presentare le seguenti caratteristiche: • Colore: dal verde al giallo oro; • Odore: <strong>di</strong> fruttato <strong>di</strong> oliva me<strong>di</strong>o o talvolta intenso, con lievi sensazioni <strong>di</strong> erba o foglia; • Sapore: fruttato <strong>di</strong> oliva con lieve sensazione <strong>di</strong> amaro e\o piccante, ac<strong>com</strong>pagnato da eventuali sentori <strong>di</strong> mandorla, carciofo e pomodoro; • Aci<strong>di</strong>tà massima: 0,50 %; • Polifenoli totali: in legge. COLLINE DI ROMAGNA 54 La DOP Colline <strong>di</strong> Romagna è riservata all’olio extra vergine <strong>di</strong> oliva ottenuto dalle seguenti varietà <strong>di</strong> olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti ricadenti nell’area <strong>di</strong> produzione: • Correggiolo, nella misura minima del 60%; • Leccino, nella misura massima del 40%. Possono essere presenti altre varietà locali minori quali Pendolino, Moraiolo e Rossina, fino ad un massimo del 10%.