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I pregi dell’olio extravergine di oliva
Nel mondo si consumano circa 67 milioni di tonnellate di sostanze grasse.
L’olio di oliva, così usuale nei Paesi del Mediterraneo, rappresenta solo il 4%
del consumo mondiale; una goccia in mezzo al mare. Eppure l’olio extravergine
di oliva è l’unico grasso alimentare che si ottiene senza alcun intervento
della chimica, ma solo con semplici processi fisici: la molitura delle
olive, la premitura della pasta di olive e la separazione dell’olio dall’acqua
di vegetazione, naturalmente presente nelle drupe. L’unica sostanza che si
aggiunge nel lavoro del frantoio, per facilitare l’estrazione dell’olio, è l’acqua
potabile, per altro in quantità sempre minore, grazie al ricorso a tecnologie
sempre più moderne.
Il prodotto così ottenuto è già pronto al consumo, per insaporire in Toscana
la ribollita, nel Lazio l’acquacotta, in Abruzzo il brodetto di pesce, in Liguria
il pesto, in Sicilia la pasta co maccu , in Puglia una frisa, in Campania il
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polpo all’insalata o, più semplicemente, una bruschetta, o uno dei mille
piatti della tradizione gastronomica italiana.
Non a caso l’olio extravergine di oliva è il migliore alleato della Dieta
Mediterranea. Infatti, per dare sapore ad una pietanza bastano poche
gocce di olio extra vergine di oliva, grazie al suo naturale aroma fruttato,
più o meno intenso, sempre in armonia con sensazioni di amaro, piccante
o note di carciofo, mandorla, pomodoro, rosmarino, ecc. Ma soprattutto l’olio
extravergine, grazie alla sua ricchezza in componenti antiossidanti e in
acido oleico, consente di godere della buona tavola senza conseguenze
negative per la nostra salute. Infatti, è ricco di acidi grassi monoinsaturi, che
non aumentano il tasso di colesterolo, a differenza del burro e degli altri
grassi solidi di origine animale (con elevati contenuti di acidi grassi saturi)
o degli oli di semi ( ricchi di acidi grassi polinsaturi, fortemente instabili ),
che accentuano il rischio di infarto o ictus.