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Storia e Origine del prodotto Area di produzione / trasformazione
L’albero dell’ulivo è citato nei testi di Omero, rappresentato nei graffiti
ed affreschi delle tombe in Egitto, nominato nella Bibbia e nei testi arabi.
La cristianità fin dalle sue origini è ricca di riferimenti all’olivo e all’olio.
Fu pianta sacra anche per i Sicelioti, i Greci di Sicilia, a cui si deve la sua
diffusione nell’isola, i quali punivano con l’esilio chi sradicava gli ulivi. La
tradizione vuole che l’ateniese Aristeo insegnasse agli antichi siciliani
come estrarre l’olio, inventando u trappitu ( tradizionale oleificio a pressione),
e per questo fosse onorato con un tempio in suo onore a
Siracusa.
Ma fu con la dominazione araba che la coltivazione dell’ulivo si diffuse
maggiormente in Sicilia.
Tutt’oggi, infatti, vengono adoperati nel dialetto locale alcuni termini di
derivazione araba, quali giarra, tipico recipiente d’argilla specifico per
tenervi l’olio; burnia, vaso di argilla cotta per riporvi le olive; coffa,
corda intrecciata atta a contenere la pasta di olive, da porre sotto il torchio;
tumminu, unità di misura per le olive.
In epoca successiva i monaci benedettini e cistercensi divulgarono tecniche
agronomiche e di coltivazione razionali e favorirono la diffusione dei
frantoi.
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In funzione delle diverse condizioni ambientali e di coltivazione il Disciplinare di
produzione individua otto zone di produzione: Monte Lauro, Val d'Anapo,
Val Tellaro, Frigentini, Gulfi, Valle dell’Irminio, Calatino, Trigona
Pancali.
L’olio DOP Monti Iblei - Monte Lauro si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti in provincia di
Siracusa: Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla.
L’olio DOP Monti Iblei - Val d'Anapo si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti in provincia di
Siracusa: Sortino, Palazzolo Acreide, Canicattini Bagni, Siracusa, Floridia,
Solarino, Noto*.
L’olio DOP Monti Iblei - Val Tellaro si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, delle province di
Siracusa e Ragusa: Rosolini*, Noto*, Ispica, Modica*, Pachino.
L’olio DOP Monti Iblei - Frigintini si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, delle province di Siracusa
e Ragusa: Ragusa*, Modica* Rosolini*.
L’olio DOP Monti Iblei - Gulfi si ottiene dalla molitura di olive prodotte negli
oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti in provincia di Ragusa:
Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana.
L’olio DOP Monti Iblei - Valle dell’Irminio si ottiene dalla molitura di olive
prodotte negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti in provincia
di Ragusa: Ragusa*, Scicli, Comiso, Vittoria, Acate, Modica*, Santa
Croce Camerina.
L’olio DOP Monti Iblei - Calatino si ottiene dalla molitura di olive prodotte
negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti in provincia di
Catania: Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mineo, Vizzini, S.M. di
Ganzaria, Mazzarone.
L’olio DOP Monti Iblei – Trigona Pancali si ottiene dalla molitura di olive
prodotte negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti comuni, tutti in provincia
di Siracusa: Francofonte,Lentini, Carlentini, Melilli.
* Comune incluso solo parzialmente
Gli oliveti inclusi nell’area sopra indicata sono ammessi alla produzione dell’olio
DOP Monti Iblei solo se, per composizione varietale, condizioni ambientali e
di coltura, sono idonei alla produzione di oli con caratteristiche qualitative
conformi a quelle previste dal Disciplinare.
Le operazioni di oleificazione e di confezionamento devono essere effettuate nell'ambito
dell'area precedentemente indicata per ciascuna menzione geografica.
MONTI IBLEI