Storia e Origine del prodotto Area <strong>di</strong> produzione / trasformazione La coltivazione dell'olivo nella provincia <strong>di</strong> Chieti risale a tempi antichissimi. Testimonianze storiche sono date da resti <strong>di</strong> un antico frantoio riconducibili al II secolo d. C. Recentemente la scoperta in questa zona <strong>di</strong> un antico inse<strong>di</strong>amento romano-bizantino ha permesso <strong>di</strong> scrivere pagine illuminanti sulla cultura materiale del luogo, specialmente in rapporto alla coltivazione dell'olivo e della vite. In epoca meno lontana e in modo più scientifico, l'illustrazione della presenza e della coltivazione dell'olivo in provincia <strong>di</strong> Chieti è riportata nella Relazione del visitatore regio Giuseppe Maria Galanti risalente all'anno 1792. Attualmente, a seguito della razionalizzazione delle tecniche produttive e dell'introduzione delle moderne tecnologie, la produzione oleicola ha assunto un’importanza rilevante per l'economia della zona oltre ad aver acquisito un prestigio ed un’immagine qualitativa che vanno ben oltre i confini locali. 61 L’olio DOP Colline Teatine si ottiene dalla molitura <strong>di</strong> olive prodotte negli oliveti ricadenti nei territori dei seguenti <strong>com</strong>uni, tutti in provincia <strong>di</strong> Chieti: Altino, Archi, Ari, Arelli, Atessa, Bomba, Bucchianico, Canosa Sannita, Carpineto Sinello, Carunchio, Casacan<strong>di</strong>tella, Casalanguida, Casalbor<strong>di</strong>no, Casalincontrada, Celenza sul Trigno, Casoli, Castel Frentano, Chieti, Civitella Messer Raimondo, Crecchio, Cupello, Dogliola, Fara Filiorum Petri, Fara S. Martino, Filetto, Fossacesia, Francavilla al Mare, Fresagran<strong>di</strong>naria, Furci, Frisa, Gessopalena, Gissi, Giuliano Teatino, Guar<strong>di</strong>agrele, Guilmi, Lama dei Peligni, Lanciano, Lentella, Liscia, Miglianico, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palmoli, Palombaro, Pennadomo, Pennapie<strong>di</strong>monte, Perano, Poggiofiorito, Pollutri, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamontepiano, Rocca S. Giovanni, Roccascalegna, S. Buono, S Giovanni Teatino, S. Martino sulla Marruccina, San Salvo, Santa Maria Imbaro, Sant'Eusanio del Sangro, S. Vito Chietino, Scerni, Taranta Peligna, Tollo, Torino <strong>di</strong> Sangro, Tornareccio, Torrevecchia Teatina, Torricella Peligna, Treglio, Tufillo, Vacri, Vasto, Villalfonsina, Villamagna, Villa S. Maria. Gli oliveti inclusi nell’area sopra in<strong>di</strong>cata sono ammessi alla produzione dell’olio DOP Colline Teatine solo se, per <strong>com</strong>posizione varietale, con<strong>di</strong>zioni ambientali e <strong>di</strong> coltura, sono idonei alla produzione <strong>di</strong> oli con caratteristiche qualitative conformi a quelle previste dal Disciplinare. Le operazioni <strong>di</strong> oleificazione e <strong>di</strong> confezionamento devono essere effettuate nell'ambito dell'area precedentemente in<strong>di</strong>cata. Il Disciplinare <strong>di</strong> produzione prevede la possibilità dell'uso delle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: Colline Teatine Frentano, e Colline Teatine Vastese. COLLINE TEATINE
Caratteristiche al consumo Le varietà <strong>di</strong> olive L’olio DOP Colline Teatine, all’atto dell’immissione al consumo, deve presentare le seguenti caratteristiche: • Colore: dal verde al giallo; • Odore: fruttato da tenue ad intenso; • Sapore: fruttato <strong>di</strong> oliva; • Aci<strong>di</strong>tà massima: 0,60 %; • Polifenoli totali: >= 100 p.p.m. COLLINE TEATINE 62 La DOP Colline Teatine è riservata all'olio extravergine <strong>di</strong> oliva ottenuto dalle seguenti varietà dì olivo presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti ricadenti nell’area <strong>di</strong> produzione: • Gentile <strong>di</strong> Chieti, in misura non inferiore al 50%; • Leccino, in misura non superiore al 40%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti nella misura massima del 10%.