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lare il demanio ex-militare. L’obiettivo è fare il punto sugli usi del patrimonio demaniale e sul ruolo di associazioni e cittadini nei percorsi decisionali, nella progettazione e nella gestione di questi particolari beni comuni. Il volume si conclude con una sezione dedicata al tema della governance e a una sua rilettura in chiave di commons. La sezione, dal titolo “Pubblico o comune? Questioni di governance”, è stata proposta dagli organizzatori e coordinata da Patrizia Romei. Il volume affronta quindi innanzitutto tematiche relative alle pratiche e alle politiche urbane, per passare poi alla dimensione ambientale, a quella economica, e concludere con temi di natura gestionale e di governance. Accanto a declinazioni che hanno ampio riscontro nel dibattito internazionale sui beni comuni, alcune sezioni propongono applicazioni più originali a temi quali i confini politici o il cibo. Ne deriva un’eccezionale varietà di temi, una ricchezza di chiavi di lettura, di scale di osservazione, di punti di vista, di focus problematici disciplinari e transdisciplinari, che è tuttavia soltanto un punto di partenza, e che ci auguriamo possa suscitare ulteriori e nuovi percorsi di studio e di sperimentazione sociale. – 10 –
Sezione 1 INTRODUZIONE
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Certamente persino l’abbandono de
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RIASSUNTO: L’analisi delle pratic
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1. BENI COMUNI SPAZIALI IN AMBITO U
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economici, esecuzione e collaudo di
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(dell’associazione Piazz’art) e
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l’“assenza stessa di funzione
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ispirato attività analoghe. L’in
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tativa” degli spazi su cui interv
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launch of market-led urban regenera
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and by Italia Nostra for plain irre
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etter served zone of the city, whil
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RIASSUNTO: Il lavoro prende in esam
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dola ed astraendola dal processo ch
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menti continui e profondi e la rice
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particolare. L’analisi delle form
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2. IL PARCO NAVARINOU. — La matti
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Il destino dell’area è stato sem
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una questione teorica e sempre più
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ogarci attorno all’apertura di nu
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avuto modo di condividere diversi m
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prietà, dato che le ERT nascono da
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nio e l’alienazione dei beni comu
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dunque, di un processo di “coopta
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Luca Ruggiero: Università di Catan
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diretto con la realtà, oltre a for
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Il 2012 vede nascere l’intitolazi
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Fig. 4 - Cancello di Villa San Pio
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costringendo ad un continuo lavoro
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4. UNDOING COMMONS: TEMPORALITÀ PR
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MATTEI U., Beni comuni. Un manifest
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presenza di una lacuna empirica e t
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Fig. 2 - Cortile interno dell’ex
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HODKINSON S., “The new urban encl
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lizzazione della c.d. “accumulazi
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nel 2014 per forzare la dirigenza d
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PALOMERA J., “How did finance cap
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sta fortemente centrato sulla forma
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vento siano state elaborate dai cir
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queste due dimensioni: i circoli ch
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Sezione 3 PRODUZIONE CULTURALE E BE
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gliarsi un posto di mera osservazio
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governi tecnici o con sindaci defen
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Le loro azioni sono piuttosto come
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strumenti, con la volontà di comun
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dibattito verso cui pare orientata
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nimo UPIM (che indicava originariam
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3.4 La costruzione economica. — L
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2002). Durante gli anni della ditta
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Infine Daniel, simpatizzante del mo
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[vigilare] poiché resta fuori dal
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culturale e strategico nell’ambit
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novazione e sull’alta tecnologia,
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Sezione 4 LA GESTIONE COMUNE DEL VE
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In questo breve spazio si desidera
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lemma, secondo la Ostrom, può esse
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conflitti. Questi ultimi, in molti
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All’interno del sistema urbano me
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cinque anni, lo infrastruttura gara
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mento per far fronte alla questione
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delle piazze della città), attivan
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nella rimozione dei rifiuti e delle
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orientati al bene comune. In questa
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2014, p. 25). Il new mobilities par
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assenza di spazi verdi comuni nei c
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Fig. 4 - Mappa del percorso e dei p
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sapevole del paesaggio, ci si chied
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Del resto, la considerazione del pa
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TAB. III - CAPOLUOGHI PIÙ O MENO V
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UGOLINI G.M., “Liguria. Una strut
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Giordano, 2003; Bonesio, 2012; Quai
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Dunque la soggettività rappresenta
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Con la soppressione della Dogana de
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guida di una politica di sviluppo i
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CASTORO P., I poligoni militari in
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dunque il prodotto finale dei proce
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BIBLIOGRAFIA ALEXANDER D.E. “Hous
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Tutti i nomi con suffisso -igo (da
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4. DINAMICHE DEMOGRAFICHE E MUTAMEN
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Fig. 6 - Dinamiche demografiche del
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produttive, fatica ancora ad esserc
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tecnologia, tutti settori nei quali
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Fig. 1 - Rappresentazione cartograf
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Su questa area teorica, l’azienda
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La ragione per cui il numero dei pi
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BIBLIOGRAFIA AGNOLETTO M., GUERZONI
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3. EDUCARE ALLA GEOETICA E ALLA RES
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Resilienza minima Resilienza media
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eca subito fuori (15)”. Dopo la s
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Internet”. Il 57% degli studenti
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La Convenzione delle Alpi è caso p
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2. agency: comprendente attori stat
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BIBLIOGRAFIA AGAMBEN G., Altissima
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approccio di tipo bottom up attrave
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È questo il caso dei rifiuti marin
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Francesco Mario Olivieri: Facoltà
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una transizione da un’organizzazi
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glia di 100 m. La SSM è stata conv
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5. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE. — I
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progetti pilota sperimenteranno le
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dell’Italia con Paesi dell’area
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ID., Macro-regional Strategies in t
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luppo economico è utile dunque gua
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All’interno dei processi appena d
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viene messo in evidenza come in ass
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4) Costituzione di società no prof
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chino stava demolendo e ricostruend
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gurazione dei metabolismi urbani è
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menti climatici (Borras et al., 201
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Fin dagli anni Venti del Novecento,
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Sezione 8 GREEN ACT 2015 E IL BENE
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della tematica proprio nel disegno
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l’attenzione di una Strategia del
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caratterizzato anche da difficoltà
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Sezione 9 IL CIBO È UN BENE COMUNE
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nibilità ambientale e a un aumento
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Nonostante la difficoltà di defini
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RIASSUNTO: Il contributo proposto o
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soprattutto in Africa sub-sahariana
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TAB. I - IL QUADRO GEO-SOCIALE DEL
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sta analisi ha organizzato le infor
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Sezione 10 BENI COMUNI, ECONOMIE (A
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di individui in mercati di competen
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uto alla catena del valore. Dopo la
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ghi comuni”. Vedo quattro livelli
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LIPOVETSKY G., Una felicità parado
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prio, l’ammissione delle grandi b
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pubblicità ex ante che in un merca
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mica, ovvero il differenziale tra l
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Le banche rientrano in gioco (accan
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e tutto ciò che contiene all’uso
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egemoni) sull’elemento razionale
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Sezione 11 SHARING AS COMMONING? I
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various forms of communities and di
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scente. Questo atteggiamento ha gen
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7. SCENARI 3.0. PERCEZIONE E LETTUR
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WhatsApp da parte di Facebook e gli
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solo prendere dalla UE senza dare n
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LANDRIANI L., Modelli di gestione p
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comuni”, risultato di una mancanz
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Fig. 1 - Pietracamela. Fonte: www.l
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Nel 2015, gli abitanti scendono ult
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E pensare che tutto è iniziato con
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COMMISSIONE EUROPEA, Comunicazione
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2. “POLITICHE REGIONALI IN MATERI
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Data la sua nuova radice contestual
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ID., Il lago di Como. Turismo, terr
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tivity. Similarly, areas that are m
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tic, cultural and environment herit
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We do not think that the fabricatio
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3. LA VALLE CRAVARIOLA (COMUNE DI M
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Anche la valle dei Bagni, politicam
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l’attore territoriale, definito
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“città fra due deserti”, citt
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non strutturati e semi-strutturati
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Da un’analisi più approfondita d
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producendo mappature o cartografie.
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La possibilità però per professio
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fluide che si espandono o contraggo
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pubblico immobiliare e ai beni patr
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Posta l’indagine sulle forme di g
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4. FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE E R
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sue “consultazioni pubbliche”,
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Con il federalismo demaniale, intro
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Francesco Gastaldi: Università IUA
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La Legge di Stabilità del 2015 ha
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Inoltre, quello che ci permette di
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Fig. 2 - Area occupata da altre att
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MUDU P., “Where is culture in Rom
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uite su più reparti e più piani:
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3. I BENI COMUNI LA GESTIONE CONDIV
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TAB. I - PLACE-MAKING VERSUS SECTOR
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INDICE DELLE PAROLE CHIAVE accesso
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INDICE LIDIA SCARPELLI, Presentazio
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Sezione 6 - Ambiente, natura, socio
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Sezione 15 - Beni comuni e forme di
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