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Aa.Vv. (2016), Commons/Comune, Società di studi geografici. Memorie geografiche NS 14, pp. 417-422<br />

ROBERTO SOMMELLA<br />

SBOOM, SAPPIAMO ANCORA SOSTENERE IL CAMBIAMENTO?<br />

1. SHARING VS OLD ECONOMY. — L’inflazione e la crescita hanno un nemico che nemmeno i tedeschi<br />

più testardi riusciranno a sconfiggere: si chiama sharing economy, che si abbatte come un maglio<br />

anche sul rallentamento dell’economia mondiale, con effetti anche sui mercati, specialmente quelli europei.<br />

C’è infatti un filo logico che lega la deflazione, la scarsa crescita e la paura di nuove tempeste<br />

che scuotono i listini: è la contrapposizione tra la new economy 2.0 e la old economy. La prima, viaggia<br />

alla velocità della luce grazie alla Rete, senza limiti, priva di freni o regolamenti che tengano. La seconda,<br />

è imbrigliata da una serie di norme europee che di fatto rendono impossibile la spesa per investimenti<br />

di ciascun Paese dell’Eurozona, costringono le banche a fare pulizia in modo scomposto senza<br />

quegli aiuti statali così cruciali negli Usa, permettono agli analisti di ipotizzare un giorno la Grexit, un<br />

altro la Brexit e un altro ancora addirittura l’Euxit. In sostanza, noi europei abbiamo troppe regole per<br />

una crescita già anemica, gli americani hanno poche regole che permettono una crescita sostenibile.<br />

Fino alla prossima crisi.<br />

1.1 Un possibile approccio di sistema. — Visto che sono troppe le variabili che concorrono a questa<br />

“età dell’incertezza” (caduta dei BRICS, calo della Cina, crollo del prezzo del petrolio, tassi a zero),<br />

vale la pena concentrarsi su ciò che sta andando bene nel mondo, l’Internet delle cose, per capire se<br />

questo modello è utilizzabile in qualche modo anche nella vecchia Europa, afflitta da uno sboom che<br />

non è solo economico ma anche di progettualità sociale e industriale.<br />

La digitalizzazione di molti processi industriali e commerciali, decantata spesso da Jeremy Rifkin<br />

(2014), sta trasformando, anzi ha trasformato, la nostra società. Una persona autorevole come Mario<br />

Draghi, è arrivata a dare la colpa anche all’e-commerce se i prezzi non salgono come dovrebbero, lasciandoci<br />

al fosco destino di una jobless recovery (Discorso alla Bundesbank di Francoforte, 2016). Ma la<br />

questione è ben più complessa di un click che permette di bypassare gli esercizi tradizionali, mettendo<br />

in un angolo intere filiere economiche.<br />

Alcune cifre sull’ubercapitalismo – fondato sulla dematerializzazione di tutti i processi produttivi<br />

a vantaggio del capitale e spesso a danno del lavoro – lo dimostrano in modo lampante (The Economist,<br />

24 agosto 2015). Airbnb vale 26 miliardi di dollari, ha raccolto fondi per 2,3 e occupa circa 500<br />

dipendenti. Snapchat è quotata dagli analisti 26 miliardi, ne ha raccolti 1,2 e dà lavoro fisso a 400 individui.<br />

Uber, varrebbe tra i 40 e i 50 miliardi, ha trovato risorse per 6 miliardi e ha circa 500 salariati diretti<br />

(esclusi, per ora, gli autisti). Sono in tutto 74 le start-up dei settori tecnologici che fanno parte di<br />

quei particolari “unicorni” di successo, ovvero le aziende che quotano più di un miliardo nascendo<br />

spesso nella magica Silicon Valley. Aggiungendo ai tre big suddetti gli altri sette magnifici “unicorni”,<br />

Palantir, Spacex, Pinterest, Dropbox, Wework, Theranos e Square, si arriva a oltre 80 miliardi di dollari<br />

di valutazione e non più di 10mila addetti, qualcosa di molto meno dei dipendenti della Telecom o<br />

di una grande banca italiana, tanto per avere un’idea.<br />

1.2 Aziende new e old in un’ottica digitale. — Una ricerca di Mediobanca R&S (2015) ha mostrato<br />

come le aziende internettiane (Google, Microsoft, Facebook, Amazon) capitalizzano di più in borsa ma<br />

fatturano e occupano di meno rispetto a colossi tradizionali manifatturieri quali Apple, General Electric,<br />

Johnson & Johnson, Nestlè. Significa, in buona sostanza, che servono sempre meno dipendenti per<br />

creare più ricchezza. E la ricchezza si crea molto più facilmente se si vive in quella parte di mondo dove<br />

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