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SUMMARY: Veneto, inevitably linked to the idea of “locomotive of the Northeast”, is one of the regions which could mainly develop a winning model of growth and cross, in the boom years, a real economic revenge. This paper aims to identify what are the prospects and the possibilities for that locomotive, which is now stopping and seems it doesn’t want to run as it used to. The cultural levelling, which has invested the Eastern Veneto region in recent decades, has effectively erased its rural origins, social relations and especially the landscapes that have generated it. The following pages provide an example of how Ancient History can help a contemporary geographical analysis, contributing to explain the phenomena of the recent development of the landscape of Veneto. Parole chiave: paesaggio, crescita economica, dinamiche demografiche, industrializzazione Keywords: landscape, economic growth, demographic dynamics, industrialization – 262 –
Aa.Vv. (2016), Commons/Comune, Società di studi geografici. Memorie geografiche NS 14, pp. 263-271 DANIEL SCREPANTI IL PAESAGGIO TRANSGENICO, LA GEOGRAFIA DEL LAVORO E LO SVILUPPO DEL MODELLO SOCIALE ESISTENTE. UNA GEOGRAFIA DELL’AGRICOLTURA NEL NORD-OVEST DEL PORTOGALLO 1. INTRODUZIONE. — La ricerca ha osservato le implicazioni progettuali delle recenti trasformazioni subite dal rapporto territoriale della società, in seguito all’evoluzione dei sistemi tecno-sociali, per la mobilità delle persone, delle informazioni, dei beni e dell’energia (Ascher, 2009), e del loro funzionamento all’interno del capitalismo globale (Veltz, 1996) e della “cultura-mondo” (Lipovetsky, Serroy, 2010). La finalità del lavoro è stata perseguita attraverso un metodo incentrato sulla selezione e sulla definizione dei principali processi sociali che influiscono sulla costruzione e sulla ri-costruzione del territorio. La ricerca ha avanzato l’ipotesi che il grande meccanismo alla base del cambiamento del paesaggio sia il lavoro, inteso come attività, sforzo dell’uomo volto al miglioramento della sua condizione sulla terra. Tale considerazione è maturata in seguito tre osservazioni: – l’efficacia della geografia del lavoro per descrivere il rapporto esistente tra l’estensione globale delle filiere produttive, e lo sviluppo locale, economico, socio-culturale ed urbano, che esse contribuiscono a determinare (Castells, 2011; Moretti, 2013); – l’importanza che le analisi sulla localizzazione e sull’organizzazione delle attività lavorative nel territorio, hanno avuto per la formazione delle teorie dei distretti industriali (Bagnasco, 1977; Fuà, Zacchia, 1983; Becattini, 2000b; 2000c; 2005; Becattini et al., 2009), che forniscono ancora oggi modelli concettuali, come ad esempio le “aree-sistema” (Garofoli, 1981), capaci di collegare i processi di trasformazione dello spazio fisico, e le connesse pratiche abitative e culturali, ai modi di produzione dell’economia, anche se questi avvengono su scale geografiche completamente differenti da quelle dei luoghi; – la presenza costante, nella storia della disciplina urbanistica, di problemi connessi all’evoluzione del rapporto territoriale delle attività umane (Benevolo, 2010). A partire da queste premesse, la ricerca ha implementato una descrizione e rappresentazione della geografia del lavoro di un’azienda portoghese produttrice ed esportatrice di kiwi, scelta come molecola esemplare del “paesaggio transgenico” che si è formato in Europa in seguito alla duplice metamorfosi della città e della campagna (Domingues, 2013). Lo studio della geografia del lavoro dell’azienda esaminata, ha implicato la localizzazione di tutte le sue relazioni con i dipendenti, i fornitori e i clienti. Tali relazioni hanno consentito di individuare i sistemi spaziali ed infrastrutturali maggiormente utilizzati per lo svolgimento delle attività di produzione, distribuzione e vendita dei kiwi. Esaminando gli esiti degli studi analitici effettuati, è stata ampiamente corroborata la centralità dei processi lavorativi per la comprensione della costruzione e ri-costruzione del territorio contemporaneo. È stata inoltre evidenziata l’urgente necessità di una riconcettualizzazione del paesaggio, e di un ripensamento degli schemi alla base delle sue principali tassonomie, ai fini di una più adeguata e pertinente ideazione di politiche per lo sviluppo del modello sociale esistente. Quest’opera è soggetta alla licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
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Nuova Serie - N. 14 Anno 2016 Giorn
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forme di proprietà, gestione e acc
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l’alternativa alle politiche neol
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LEE S., WEBSTER C., “Enclosure of
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Infine, le politiche di austerity l
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Le esperienze si organizzano second
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4. UNDOING COMMONS: TEMPORALITÀ PR
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presenza di una lacuna empirica e t
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novazione e sull’alta tecnologia,
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Sezione 4 LA GESTIONE COMUNE DEL VE
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delle piazze della città), attivan
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ID., Macro-regional Strategies in t
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