geografie luoghi spazi città

MEDIOBANCA R&S, “Annual statistical survey of major international companies”, in GEITHNER T. (a cura di), Stress Test:
Reflections on Financial Crisis, Paperback Large Print, 2015.
MITCHELL A., The State of the News Media Report, Pew Research Center, 2013.
OSSERVATORIO NEW MEDIA E NEW INTERNET, Politecnico di Milano, 2014.
Pew Research Center’s Journalism Project, 2013.
PIKETTY T., Il capitale nel XXI secolo, Milano, Bompiani, 2014a.
ID., “Intervista”, Milano Finanza, n. 198, 9 ottobre 2014b.
RIFKIN J., The European Dream: How Europe’s Vision of the Future is Quietly Eclipsing the American Dream, P. Tarcher Inc., 2004.
ID., La terza rivoluzione industriale: come il “potere laterale” sta trasformando l’energia, l’economia e il mondo, Milano,
Mondadori, 2011.
ID., La società a costo marginale zero, Milano, Mondadori, 2014.
ROUBINI N., Bailouts or Bail-ins: Responding to Financial Crises in Emerging Markets, Paperback, 2004.
ROUBINI N., MIHM S., La crisi non è finita, Milano, Feltrinelli, 2010.
SITOGRAFIA
www.ansa.it.
www.corriere.it.
www.huffingtonpost.it.
www.italianews.org.
www.italynews.it.
www.journalism.org.
www.lastampa.it.
www.newscorp.com.
www.nyto.com.
www.repubblica.it.
www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy.
www.thelocal.it.
www.topics.nytimes.com/top/news/international.
countriesandterritories/italy.
Giornalista economico, direttore delle relazioni esterne e dei rapporti istituzionali dell’Autorità antitrust; robertosommella
@tiscali.it
RIASSUNTO: “L’ombra della ‘grande seconda crisi’ è passata e l’America è risorta”, ha annunciato Barack Obama.
Poco tempo fa era dipinto dai giornali di mezzo mondo come un Presidente dimezzato e solo sette anni prima è stato a un
passo dal veder fallire un intero sistema economico fondato sul denaro. Oggi racconta la sua storia, i capelli sono grigi, il fisico
intatto, la voglia di fare enorme. E noi, figli della guerra, abbiamo ancora qualcosa da dire, una battaglia da vincere, o
dobbiamo accontentarci dei miliardi della Banca centrale europea e della brutalità della globalizzazione? Fragili, impauriti,
300 milioni di persone vivono in sistemi in cui si è instaurata la dittatura della “mediocrazia”, quella mediocrità di sistema e di
vertice che diventa fragile arbusto rispetto ai venti globali e al culto della meritocrazia a stelle e strisce. Quasi volessero distogliere
lo sguardo da qualcosa che non conoscono. Meglio non sapere…La nostra crisi non è solo quella legata agli asfittici calcoli
dell’economia, a un’iniezione di liquidità guidata dai banchieri, ai Trattati da cambiare. È una crisi d’identità. Gli individui,
le persone, i governi, la società stessa, non sono in grado di sostenere i cambiamenti e pensano di potersi accontentare
delle politiche monetarie della Banca centrale europea.
SUMMARY: “The shadow of the Second Global Crisis has passed and the State of the Union is strong”, announced
president Barak Obama. Only a short time ago he was depicted as a halved President by newspapers around the world and
only seven years before he was about to see a whole economic system based on money collapse. Today, President Obama tells
his story – his hair is grey, his shape intact, his willingness to act immense. And what about us, children of the war – have we
still got something to say, a battle to win or should we just satisfy ourselves with the billions coming from the European Central
Bank and the brutality of globalization? Three hundred million of scared, fragile people live in systems where “mediocracy”
rules, a systemic mediocrity affecting our rulers, incapable of standing against global winds and American meritocracy,
as if they did not want to see something they do not know – better “not” to know… Our crisis is not only linked to
sterile economic calculations, to the banker-led injection of liquidity or to the Treaties that need to be revised – it is an identity
crisis. The individuals, the governments, society itself are not able to bear the changes and believe they can be satisfied
with the monetary policies of the European Central Bank.
Parole chiave: quantitative easing, BCE, ubercapitalismo
Keywords: quantitative easing, ECB, ubercapitalism
– 422 –