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Ultima fase del progetto è l’introduzione di un percorso di economia circolare che rappresenti<br />

una forma di innovazione di processo nel territorio, in quanto il beneficio finale del modello “torna”<br />

alla spiaggia o, ancora, all’area protetta e, quindi, alla comunità locale nel suo complesso. Per far questo<br />

è stata individuata la rete di gestione del sistema territoriale: il contratto di fiume. Di fatto il “rifiuto”<br />

è stato messo in un circuito più grande ed anche più complesso.<br />

L’obiettivo sociale è la rimozione dei rifiuti con risultati misurabili e che favoriscano l’unione fra<br />

gli attori. Eliminando anche alcuni falsi miti, come il fatto che i rifiuti marini non si possano riciclare.<br />

Da un bene comune (la spiaggia) e un danno (i rifiuti) si giunge ad un altro bene comune: la costruzione<br />

di un territorio caratterizzato da una scelta ambientale ed economica, e quindi di economia partecipata.<br />

Per raggiungerlo è necessaria l’impresa, perché il progetto è di economia circolare; con un vincolo:<br />

quello di un’impresa che non sia spaventata dall’ambiente, ma che ne percepisca il vantaggio dal<br />

punto di vista economico e che sia occasione di restituzione del riciclo, che in parte torna alla spiaggia, all’area<br />

protetta sotto forma di valore economico materiale (passerelle, panchine, segnaletica) e in parte favorisca<br />

il sostentamento dell’operazione. Quindi, si toglie il rifiuto e lo si restituisce come un bene.<br />

La metodologia è l’applicazione del modello costruito in questi anche in senso partecipativo, in<br />

cui lo <strong>spazi</strong>o, ambiente (natura) si lega ad un problema (rifiuti) in una visione estesa: plastica in spiaggia<br />

e in mare, inquinamento, paesaggio, degrado, area protetta; fino alla stessa modalità di risoluzione<br />

anch’essa in senso partecipato. Anche per valorizzare quella parte di comunità che percepisce il problema<br />

e raggiungere quella parte che è indifferente.<br />

Fig. 1 – Il modello Spiaggia Responsabile.<br />

Fonte: elaborazione di Daniele Biscontini, 2015.<br />

3.1 I vincoli. — La tematica ha posto un altro aspetto circa l’inerzia dell’approccio al problema<br />

dei singoli portatori di interesse.<br />

Le associazioni proseguono la soluzione “perfetta” e “semplice”, spesso in una transizione netta<br />

dal passato al futuro, una situazione inattuabile per l’amministrazione e la rete delle imprese del ciclo<br />

dei rifiuti; perciò insostenibile. Infatti per la pubblica amministrazione, anche su scala locale, vivendo<br />

in un regime di civil law rispetto ai Paesi common law, ci si trova in un sistema o troppo normato o per<br />

nulla normato.<br />

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