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Nel 1994 a Roma il Consorzio, il Comune di Novara, l’Agenzia territoriale per la casa e il Ministero<br />

della difesa, firmarono l’intesa per istituire nell’ex caserma Perrone la sede delle Facoltà di economia<br />

e medicina dell’Università del Piemonte Orientale. Nel 1997 i pochi presidi militari rimasti furono<br />

sgombrati e il 13 novembre 2001 la nuova sede universitaria fu inaugurata (Begozzi, 2002).<br />

Il recupero dell’ex caserma Perrone non è stata un operazione facile, per diversi motivi. In primo<br />

luogo, l’area di grandi dimensioni (12) versava in un grave stato di abbandono (13), da quando del<br />

1956 (14) venne definitivamente dismessa (15). Inoltre, alcuni lotti, sottoposti a vincolo dalle belle<br />

arti, necessitavano di interventi di recupero particolari. Infine, il progetto di recupero presupponeva<br />

un costo ingente (16) che doveva (e deve) essere supportato da più finanziatori (17) e realizzato in<br />

tempi molto lunghi.<br />

Il progetto finale di valorizzazione prevedeva tre fasi, due delle quali sono già state realizzate.<br />

Nella prima è stato recuperato l’edificio a “L” (18) che rappresentava il nucleo centrale del fabbricato<br />

militare (in esso erano presenti le camerate e le strutture militare principali), sono stati demoliti due<br />

edifici a un piano non sottoposti a vincolo delle belle alti e sono stati riadattati due bassi fabbricati.<br />

La rivalorizzazione dell’edificio centrale a tre livelli è stata fatta con lo scopo di avere <strong>spazi</strong> flessibili<br />

ed espandibili. È, infatti, possibile aggregare o disaggregare le antiche camerata adibite ad aule<br />

senza intervenire sulle strutture murarie. I tre piani sono stati così destinati: biblioteca, aula magna e<br />

locali magazzini nel sottoterra; segreteria, bar, aule studio e uffici vari al primo piano; altre aule e uffici<br />

al secondo e nel sottotetto, oltre ad altre stanze per il personale tecnico amministrativo e due sale<br />

consiglio.<br />

Fig. 2 – Alcune immagine interne: l’Aula Magna e un’aula studio con affreschi.<br />

Fonte: foto di G. Sambarino, http://www.federcasa.info.<br />

Nella seconda fase è stato realizzato il Campus, attraverso il recupero di altri quattro edifici che<br />

sono stati adibiti a residenza universitaria, aule per la didattica, palestra e mensa. La residenza e la<br />

palestra, completate nel 2015, sono gestite dall’Ente regionale per il diritto allo studio universitario<br />

(EDiSU), mentre il terzo edificio, in cui sono presenti aule di varie dimensioni è già in funzione. La<br />

mensa e le aule studio poste nel quarto edificio, saranno funzionali a fine del 2016 (Tonolli, 2001).<br />

(12) L’area ha un volume di metri cubi 144.900 e si estende per 3,7 ettari.<br />

(13) In buona parte delle stabile erano presenti infiltrazioni di acqua piovana e vegetazione infestante.<br />

(14) Nel 1956 i profughi delle terre giuliane, che per alcuni anni furono ospitati nella Perrone, furono trasferiti in un’are periferica<br />

della <strong>città</strong>, al neo costituito villaggio Dalmazia.<br />

(15) Venne così a mancare l’uso militare che garantiva la manutenzione ordinaria e che aveva salvaguardato il progetto architettonico<br />

originale (Turri, 2010).<br />

(16) Il progetto di recupero dell’intera area prevede un costo finale di circa 23, 5 milioni di euro.<br />

(17) Gli enti finanziatori sono: l’Università del Piemonte Orientale, il Comune di Novara, la Regione Piemonte e in una prima fase è<br />

stato utilizzato il fondo comunitario Konver (1995-1999) per circa 8 miliardi di lire).<br />

(18) L’edificio a “L” è composto da tre livelli: un piano interrato, due livelli sopra terra e il sottotetto.<br />

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