08.01.2017 Views

geografie luoghi spazi città

AaVv_Commons_2016_intero

AaVv_Commons_2016_intero

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

4.1 La Consulta per l’ambiente. — La Consulta nasce nel 1994 come organismo consultivo su tematiche<br />

ambientali. Ne fanno parte 14 realtà associative che eleggono un ufficio di presidenza che<br />

promuove la partecipazione delle associazioni e della cittadinanza attraverso dei Tavoli di lavoro su<br />

diverse tematiche: industria, mobilità, rifiuti, educazione ambientale, parchi e pianificazione. Essa ha<br />

il diritto di tribuna alle diverse commissioni comunali e fa parte degli Osservatori ambientali creati dal<br />

comune. D’accordo con l’idea che la qualità ambientale e la natura sono un bene comune da tutelare e<br />

che l’accesso ai dati e la conoscenza delle dinamiche ambientali influiscono sulla capacità di incidere<br />

nelle scelte politiche ambientali della <strong>città</strong>, la consulta è chiamata a valutare e analizzare criticamente<br />

le iniziative dell’amministrazione, nonché a proporre alternative.<br />

Il processo di Valutazione ambientale strategica al Piano di governo del territorio del comune di<br />

Brescia ha rappresentato un’occasione in cui le associazioni e la cittadinanza attiva sono state chiamate<br />

a partecipare alle scelte di pianificazione ambientale.<br />

Ad oggi la VAS è uno degli strumenti, istituito dalla legge regionale Lombarda relativa alla pianificazione<br />

territoriale, che consente accesso ai dati e promuove la partecipazione. A Brescia, nell’arco<br />

di tre anni, si sono avute due VAS, una relativa alla prima approvazione del piano, la seconda ad una<br />

variante del PGT. Questi due processi hanno avuto un effetto positivo in termini di diffusione dei dati<br />

ambientali presso la cittadinanza. Nel passaggio dalla prima alla seconda VAS è stato aumentato il<br />

numero di incontri con la cittadinanza e migliorati gli aspetti comunicativi. La principale difficoltà di<br />

interazione fra esperti, cittadinanza e non addetti ai lavori ha riguardato la difficoltà di lettura degli<br />

elementi e delle simbologie tecniche rappresentate in carta che rendono complessa l’interpretazione<br />

dei documenti e la comprensione delle reali conseguenze che le proposte possono avere sul territorio.<br />

Una non completa comprensione può avere come risultato una diffusa perplessità nei confronti del<br />

progetto.<br />

Ciononostante la VAS rimane l’unico strumento di piano che ha portato l’amministrazione ad<br />

aprirsi alla cittadinanza sulle tematiche ambientali in maniera più o meno proficua ed efficace. La VAS<br />

e il PGT sono ad oggi gli unici strumenti di pianificazione urbana utilizzati dall’amministrazione.<br />

Manca, invece, la capacità di produrre piani in grado di proporre una visione futura della <strong>città</strong>. Allo<br />

stesso modo, non esiste un documento sulla sostenibilità che individui la strategia adottata dalla <strong>città</strong> e<br />

gli obiettivi da raggiungere, attraverso il quale coordinare le politiche promosse dall’amministrazione<br />

e da presentare al confronto con la cittadinanza.<br />

L’interazione tra politici, esperti e cittadinanza attiva, avvenuta in occasione della VAS, ha prodotto<br />

esiti positivi nei processi di analisi dei dati cartografici. Su pressione delle associazioni, infatti, è<br />

stato creato un indice in grado di rappresentare il valore ecologico delle diverse aree urbane secondo<br />

l’uso attuale del suolo. Grazie a questo è stato possibile capire che il valore totale della <strong>città</strong> non deve<br />

essere eroso dalle trasformazioni urbane individuate dal PGT.<br />

Le associazioni, di propria iniziativa, hanno poi prodotto un documento chiamato Stati generali<br />

dell’ambiente (Consulta per l’ambiente, 2012). Nel loro lavoro hanno individuato e mappato i diversi<br />

<strong>luoghi</strong> problematici, quali i siti industriali, le discariche, l’inceneritore, segnalando impatti e possibili<br />

mitigazioni. Inoltre, hanno messo in evidenza i <strong>luoghi</strong> da tutelare, come le aree verdi, i parchi già presenti<br />

nella zona nord e quelli da istituire nella zona a sud-est della <strong>città</strong>. Nel documento, infine, vengono<br />

messi in evidenza i temi ambientali di interesse urbano che risultano prioritari.<br />

La produzione propria di dati e la cartografia dimostrano che l’impegno civico va oltre le tematiche<br />

ambientali e intercetta la pianificazione della <strong>città</strong> in ottica sostenibile. Così come nel contributo<br />

di Cavallo e Varotto (2014), questo civismo dimostra un attivismo che promuove una capacità propositiva<br />

e che va oltre la lotta strettamente ambientale allargandosi all’intera gestione o visione del territorio<br />

che si abita.<br />

4.2 Smart City Brescia. — Il progetto è gestito dall’Assessorato alla cultura e si occupa delle tematiche<br />

della sostenibilità nell’ottica della gestione dei dati e delle informazioni geografiche, pur non<br />

– 511 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!