08.01.2017 Views

geografie luoghi spazi città

AaVv_Commons_2016_intero

AaVv_Commons_2016_intero

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

menti continui e profondi e la ricerca continua di condizioni di autonomia, che si esplicano spesso<br />

attraverso “pratiche di libertà”. È in questo gioco tra tendenze e controtendenze in atto, mai in equilibrio<br />

e mai concluso, è nella dimensione conflittuale connaturata alla <strong>città</strong> che si radicano le possibilità<br />

di rigenerazione della <strong>città</strong> stessa e le dinamiche più profondamente “progettuali”.<br />

4. PRODUZIONE DI SPAZIO PUBBLICO. — I processi di appropriazione e riappropriazione della<br />

<strong>città</strong> ci mostrano che, al di là delle regole (formali e istituzionali), esiste un “pubblico” che si fa avanti<br />

nella pratica, nella quotidianità, nella convivenza. Sotto il livello occupato dal “pubblico”, quello istituzionale<br />

e codificato, rappresentato dallo Stato e dall’amministrazione pubblica in genere, tra questo<br />

livello e quello più propriamente privato, esiste una dimensione “pubblica” che assume concretezza<br />

nella fisicità dello <strong>spazi</strong>o, trasformandolo in “<strong>luoghi</strong>”.<br />

Questo “strato intermedio”, questa “produzione sociale di pubblico” è sempre esistita, ma oggi risulta<br />

particolarmente significativa perché esprime il “pubblico” più del pubblico/statale, rappresenta i<br />

<strong>luoghi</strong> reali e concreti di confronto tra gli abitanti, la resistenza ai modelli di sviluppo, la costruzione di<br />

modelli alternativi, ecc.<br />

Le forme di autorganizzazione e di autogestione stanno costruendo in molti casi uno <strong>spazi</strong>o di<br />

azione diretta e autonoma degli abitanti, dove lavorare “nonostante” l’amministrazione. Allo stesso<br />

tempo è all’interno di questi processi che si producono “beni comuni”, non come categoria astratta legata<br />

ai diritti o alle identità, ma come insieme di condizioni concrete, materiali ed immateriali, esito indiretto<br />

di un processo collaborativo, o anche semplicemente concorrente, comune (Cellamare, 2011).<br />

La costante produzione di “beni pubblici dal basso”, dentro e fuori processi partecipativi, anche semplicemente<br />

insita negli ordinari processi di appropriazione della <strong>città</strong>, con cui peraltro gli abitanti sviluppano<br />

un profondo rapporto empatico, costituiscono una delle modalità fondamentali di significazione<br />

degli <strong>spazi</strong> di vita.<br />

Appare quindi necessario, quando si ragiona di pratiche urbane nel rapporto tra persone e <strong>luoghi</strong>,<br />

approfondire i caratteri dei processi e delle pratiche, le dinamiche e le modalità di relazione, in un approccio<br />

anche più narrativo, in quanto ogni situazione ha una propria storia ed una propria dinamica.<br />

Inoltre, bisogna sempre tenere presente che il “senso dei <strong>luoghi</strong>” si colloca in una dimensione plurale,<br />

perché diverse sono le interpretazioni dei <strong>luoghi</strong> (almeno quante le diverse popolazioni che li vivono),<br />

siano esse vissute dagli abitanti o imposte dall’esterno o ancora costruite nell’immaginario collettivo.<br />

5. PARTECIPAZIONE. — L’attenzione ai processi di appropriazione e ri-appropriazione della <strong>città</strong><br />

ha profonde implicazioni sulla progettualità e sulle politiche che si pongono come obiettivo la riqualificazione<br />

urbana e ambientale. In questi processi e in queste pratiche urbane, infatti, sono profondamente<br />

incorporate significative progettualità di cui non si può non tenere conto, ma che anzi risultano<br />

spesso più appropriate e più adeguate agli obiettivi di riqualificazione e alle esigenze sociali, più o<br />

meno espresse (Ciaffi, Mela, 2011). Inoltre implicano un protagonismo degli abitanti che, in questa<br />

epoca di scollamento tra la <strong>città</strong>, gli abitanti e le istituzioni, rappresenta una dinamica di coinvolgimento<br />

nei processi di costruzione della <strong>città</strong> che costituisce esplicitamente un obiettivo da perseguire.<br />

I processi di appropriazione non sono tutti uguali e il loro carattere molto dipende dal tipo di relazioni<br />

con i <strong>luoghi</strong> che determinano, dagli obiettivi e dagli interessi che spingono i vari soggetti a<br />

muoversi, dal tipo di socialità e messa in comune che ne deriva, dai soggetti sociali protagonisti della<br />

trasformazione, dai tipi di contesti urbani e ambientali, dalle dinamiche sociali e politiche, dagli immaginari<br />

implicati, dalle eventuali interazioni con i soggetti istituzionali, dalle implicazioni economiche,<br />

ecc. (Ostrom, 2006). I significati che ne derivano (così come i modelli di abitare, le idee di <strong>città</strong>, le<br />

forme di convivenza, ecc., sottesi), oltre ad essere differenti, non sono tutti neutrali o positivi, ed è importante<br />

poterli valutare in relazione a questi differenti aspetti. Per fare emergere gli aspetti rilevanti e<br />

di maggiore interesse, i processi di appropriazione possono essere valutati ed approfonditi attraverso<br />

alcuni “criteri di lettura”, come ad esempio:<br />

– 92 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!