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Storia popolare della filosofia - prova-cor

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CAPITOLO XI<br />

Plotino<br />

Plotino riassume il senso <strong>della</strong> cultura e <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong> antica e trasmette all’Occidente l’eredità di quel mondo e di<br />

quella saggezza. La sua opera è una meravigliosa “summa” <strong>della</strong> spiritualità e del pensiero greci, dunque una guida al<br />

cammino e una fonte alla quale attingere per adeguare, di volta in volta, la realtà dei concetti al <strong>cor</strong>so <strong>della</strong> storia.<br />

Plotino è stato il grande intermediario tra cultura antica e cristianesimo e ha fornito l’apparato concettuale per<br />

definire la nuova concezione del mondo, che, nonostante le complesse vicende di millenni di storia, rappresenta an<strong>cor</strong>a<br />

il punto di riferimento per ogni seria operazione di aggiornamento e di riforma. Perciò questo filosofo ri<strong>cor</strong>re in ogni<br />

dis<strong>cor</strong>so che an<strong>cor</strong>a oggi si fa intorno ai grandi temi dell’esistenza, dell’uomo, del tempo e <strong>della</strong> storia: non si dà<br />

argomentazione attuale in cui il suo nome non sia citato e rimesso in causa come imprescindibile autorità e fonte<br />

d’insegnamento. La paideia greco-cristiana reca in gran parte la sua impronta. Plotino esprime la fiducia che l’uomo è<br />

radicato nell’essere e la sua storia si compie all’interno di una vicenda cosmica che è il mistero ma anche la certezza<br />

con cui an<strong>cor</strong>a ci misuriamo e confrontiamo. L’uomo è il protagonista del cammino verso L’Uno/Dio che coinvolge<br />

l’intero universo. Plotino segue questo itinerario attraverso le diverse tappe che sono quelle <strong>della</strong> vita spirituale nelle<br />

sue manifestazioni pratiche e conoscitive, che vanno dalla politica alla virtù morale, dall’amore alla religiosità, dalla<br />

scienza alla mistica unità del Tutto. Le linee di una “fenomenologia dello spirito” sono state tracciate dapprima da<br />

Plotino.<br />

Plotino 559 rappresenta, in un certo senso, un momento di rottura rispetto al mondo antico: perciò può considerarsi<br />

come il filosofo che ha avvertito il dischiudersi di un’era nuova, per la quale, tuttavia, il pensiero antico avrebbe an<strong>cor</strong>a<br />

costituito la base fondamentale di sviluppo. 560<br />

559 Plotino appartiene all’epoca in cui già il grande filone <strong>della</strong> speculazione antica si è esaurito e la <strong>filosofia</strong> è ridotta<br />

ormai a un lavoro esegetico, di interpretazione e di sistemazione dei testi classici. Plotino stesso dichiara di appartenere<br />

a questa schiera di interpreti: “Noi dobbiamo credere che antichi e fortunati filosofi hanno scoperto la verità; e conviene<br />

soltanto ricercare chi sono quelli che l’hanno trovata, e come noi ne possiamo avere l’intelligenza. […] le nostre teorie<br />

non hanno nulla di nuovo e non sono di oggi; esse sono state enunciate, molto tempo fa, ma non sono state sviluppate, e<br />

noi non siamo che gli esegeti di quelle vecchie dottrine, di cui l’antichità ci è testimoniata dagli scritti di Platone”<br />

(Enneadi, III, VII, 13; V, I, 9).<br />

560 Plotino nacque a Licopoli in Egitto nel 204 e frequentò la scuola di Ammonio Sacca, il fondatore <strong>della</strong> scuola<br />

neoplatonica, per undici anni; al seguito di una spedizione militare dell’imperatore Gallieno in Persia ebbe modo di<br />

conoscere le fonti <strong>della</strong> sapienza indiana e persiana; trasferitosi a Roma nel 244, fondò una scuola, che ebbe molto<br />

successo e fu frequentata da numerosi discepoli; con l’aiuto dello stesso imperatore, tentò di fondare una città ideale di<br />

modello platonico (Platonopoli, in Campania). Il suo biografo e scolaro Porfirio racconta che in virtù del suo intenso<br />

spirito religioso, Plotino raggiunse quattro volte l’esperienza dell’estasi mistica. I suoi scritti furono ordinati e pubblicati<br />

dallo stesso Porfirio in sei Enneadi, ossia in gruppi di nove libri ciascuno. I libri sono ordinati secondo un criterio<br />

sistematico, cioè in rapporto alle tematiche trattate. I libri raccolti nella I Enneade riguardano l’uomo (1), le virtù (2), la<br />

dialettica (cioè il pensiero argomentativo, proprio dell’intelligenza umana) (3), la felicità (4) e il suo conseguimento nel<br />

tempo (5), la bellezza (6), il primo bene (7), i mali e la loro origine (8), l’opportunità del suicidio (9). I libri <strong>della</strong> II<br />

Enneade riguardano: l’universo e il cielo (1), il movimento del cielo (2), l’influsso degli astri (3), la materia (4), la

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