22.05.2013 Views

Storia popolare della filosofia - prova-cor

Storia popolare della filosofia - prova-cor

Storia popolare della filosofia - prova-cor

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Accanto all’universalità politica si pone quella religiosa, che per certi versi è più difficile da attuare, per le<br />

difficoltà connesse alla costituzione di una piattaforma comune per le diverse fedi e i vari culti che<br />

costellano il pianeta. In questi ultimi tempi, nonostante le manifestazioni di fanatismo che continuano a<br />

mietere vittime (specialmente nel mondo islamico), si sono avute prove significative di dialogo e tentativi di<br />

avvicinamento tra le religioni. La teologia universale riceve una spinta notevole dallo stesso cristianesimo,<br />

che da una parte si rivela come la professione di fede maggiormente idonea a mantenere vivo il fenomeno<br />

del proselitismo e dall’altra parte appare come la principale protagonista del dialogo religioso ecumenico. Il<br />

cristianesimo, in particolare, ha superato il più diffuso fenomeno <strong>della</strong> connessione tra fede e cultura dei<br />

popoli, realizzando, piuttosto, una connessione tra le singole coscienze e il divino, sulla base <strong>della</strong> possibilità<br />

di separare l’appartenenza a un ordine di cultura e a un sistema politico dalla professione di fede.<br />

In questo senso, il cristiano si trova nelle condizioni più agevoli a vivere la sua laicità (come autonomia<br />

sul piano delle convinzioni politiche e dell’appartenenza a un organismo statale). Il concetto di laicità si è<br />

sviluppato, infatti, specialmente nel mondo moderno nell’ambito <strong>della</strong> cultura determinata dalla dottrina e<br />

dalla fede cristiana. La democrazia, come forma politica più adatta all’affermazione dello stesso spirito del<br />

laicismo, si è affermata senza difficoltà e in piena armonia con lo sviluppo <strong>della</strong> religiosità. Nessun<br />

impedimento è derivato all’affermazione di questa prassi politica dalla fede o dalla Chiesa. Oggi l’Occidente<br />

si riconosce ampiamente nel laicismo e nella democrazia. Il laicismo assicura la più ampia autonomia al<br />

pensiero, alla critica, alla vita politica, alle scelte morali.. La religiosità riguarda, in questo caso, la sfera<br />

interiore dell’individuo, dunque anche le personali convinzioni morali, che il soggetto intende seguire, anche<br />

se l’ambito politico gliene consentirebbe altre. Il governo politico, infatti, si dichiara neutrale rispetto alle<br />

convinzioni religiose e si dispone in modo da consentire l’espressione e la pratica delle varie dottrine e fedi.<br />

A ognuno, dunque, va garantita la libertà di seguire, nei propri comportamenti, un determinato credo<br />

religioso (e morale).<br />

L’ordine politico si caratterizza come rigorosamente laico, tale, cioè, da non dipendere e da non interferire<br />

con l’esperienza <strong>della</strong> religiosità. Dicendo ai suoi seguaci “Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio<br />

quel che è di Dio”, Gesù ha fondato il laicismo nella storia e nella condotta dell’uomo. All’autorità politica,<br />

dunque, il cristiano riconosce le prerogative proprie. Lo stato, d’altra parte, arretra di fronte alla libertà <strong>della</strong><br />

coscienza individuale, non impone mai una fede, non interferisce negli articoli e nei principi <strong>della</strong> fede. La<br />

coscienza individuale è sacra: essa viene investita dalla fede o rimane il campo proprio dell’assoluta libertà<br />

di pensiero, la fonte di ogni “verità”.<br />

E il principio dell’assoluta autonomia <strong>della</strong> coscienza appartiene alla cultura greca. Il soggetto appare<br />

come la fonte di ogni decisione, di ogni scelta. Anche se si tratta di conformare il proprio comportamento<br />

alle leggi dello stato, si tratta, comunque, di deliberare intorno a ciò che, in ultima analisi, è rimesso alla<br />

libertà dell’individuo. Socrate decide di morire comportandosi da cittadino, piuttosto che fuggire dal<br />

carcere, contravvenendo agli obblighi derivati dall’appartenenza alla comunità politica. La sua morte,<br />

quindi, appare come la conseguenza di un atto di libera scelta. Questo principio dell’assoluta libertà <strong>della</strong><br />

coscienza costituisce il dato fondamentale <strong>della</strong> concezione greca dell’uomo. L’uomo è l’unico ente che può<br />

decidere intorno alla propria sorte. L’essere dell’uomo dipende dalla scelta che egli di volta compie intorno a<br />

se stesso. Achille decide di frenare la sua ira contro Agamennone, Ulisse decide di rimettersi in viaggio per<br />

fare ritorno in patria, rifiutando le preghiere <strong>della</strong> ninfa Calipso che lo implora d restare. La consapevolezza<br />

intorno alla libertà umana appare connaturata con lo stesso spirito greco. L’attività spirituale, infatti, è ciò<br />

che appare come carattere proprio <strong>della</strong> cultura greca: il mondo è il prodotto <strong>della</strong> libera creazione dello<br />

spirito libero.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!