I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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La famiglia dì Anton Pietro faceva buon viso al
Muto per due ragioni.
La prima era perché lo presentò Pietro Vasa, la seconda
perché il Muto aveva un‟abilità tutta naturale
nell‟arte del disegno.
Egli si era reso celebre in Gallura per le incisioni che
sapeva fare sulle zucche da vino, sui calci di fucile e
sulle ventriere: quello di pelle era un borsello che si
teneva legato alla vita per monete e piccoli oggetti.
Inoltre da sarto, da calzolai, da falegname e in tutto
riusciva bene.
La natura non è mai interamente partigiana con le sue
creature, essa equilibra le facoltà fisiche morali, e
sensuali.
Può togliere un senso per perfezionarne un altro: ciò,
lo ripeto spesso, è la legge della compensazione.
Bastiano era un artista: il suo lampo di genio lo rendeva
ben accetto e simpatico a tutti, in particolar modo
alla famiglia di Anton Stefano, pastore di Bortigiada.
Sopra tutti Gavina, la minore delle figlie, sentiva
un‟affezione particolare per il Muto perché sapeva che
era un infelice bandito e castigato dalla natura.
La donna ha sovente queste bizzarre predilezioni,
Gavina si affezionò presto a colui che sapeva abbandonato
e deriso dagli uomini.
Credendosi onnipossente nella sua fragilità ama di intraprendere
un‟opera di redenzione, conscia del fascino
che esercita il suo sesso.
Al Muto, abituato a essere lasciato da una parte come
uno straccio, quelle attenzioni non potevano passa-