I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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Aprì il cassone e saltò senza essere visto.
Si dileguò nella foresta e iniziò la latitanza che durò
oltre due mesi.
Nel cortile del carcere alcuni della gang cercarono
Jubanne: non lo trovarono.
Pensarono che si fosse nascosto per sfuggire alle solite
angherie.
Dal recinto del cortile era umanamente impossibile
evadere.
Le guardie lo cercarono all‟interno del carcere.
Si era letteralmente volatilizzato senza lasciare tracce
di scasso di nessuna sorta.
Nessuno, né presto né tardi pensò a come la fuga avvenne
realmente.
Le forze dell‟ordine erano impegnate di giorno e di
notte a perlustrare zone adatte al banditismo se qualcuno
si recasse a portare viveri, indumenti, armi, giornali
o lettere.
Per qualche mese foreste, caverne e voragini furono
setacciate.
Niente.
Scomparve come uno spirito.
Tanto che la credenza volgare aveva diffuso la voce
che Jubanne era lo spirito di Belzebù e che anche oggi
era in giro nelle stesse zone, violentando e uccidendo
ragazze con le di lui inconfondibili sembianze umane.
Poi in un attimo spariva per incanto.
Ma dove era andato a finire realmente Jubanne Carzone?
Le Forze dell‟ordine l‟avrebbero scovato.