I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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spontanei prati ubertosi, macchie e boschi che nello
scorrere degli anni diventarono foreste, le quali, a loro
volta, si popolarono per naturale sviluppo, di svariate
specie del regno animale, diverse o adatte secondo il
micro clima o il macroclima.
Trovarono anche nei deserti, scavando in profondità
nella sabbia veri e propri fiumi sotterranei.
Si trattava di ricchissime falde acquifere (falde artesiane)
che scorrevano incassate tra spessissimi e impermeabili
strati, detti orizzonti, di argilla.
Si può supporre che fossero alimentate e provenienti
da depositi acque piovane o dallo scioglimento di nevi
e di ghiacciai.
Certo è che il gioco dell‟orogenesi è capace di sorprenderci,
ma anche la volontà e i buoni sentimenti
umani non sono di meno.
Terre sterili, ma anche tratti di deserto, soffocati sotto
la coltre infuocata di dune mobili compirono un vero
miracolo umano.
L‟equipe del volontariato laico capeggiato da Jubanne
Carzone, famiglia e amici si arricchì di esimi studiosi
e scienziati.
Tra questi un insigne geologo e un rinomato rabdomante
che vollero riservarsi l‟anonimato.
Furono loro che scoprirono e portarono in superficie
il magico fiume sotterraneo.
Il lavoro che sembrò più difficile fu quello di scavare
una botola dalla superficie, attraverso la sabbia, fino allo
strato roccioso che conteneva la falda artesiana di
argilla.