I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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Mi rispose che era scientificamente provato: lo
dimostrava il tracciato di un elettroencefalogramma.
Continuò a raccontarmi vicende realmente accadute e
documentate con prove inconfutabili.
Tra le accennate vicende mi raccontò che a Telti
vi era un parroco, don Millelire, che possedeva uno
strano fluido negli occhi per cui era costretto a portare
gli occhiali.
Questo flusso non consisteva sullo sguardo malefico
di un comune iettatore che colpisce persone, bestie o
altri esseri viventi, quello del parroco colpiva a anche,
e in modo particolare cose inanimate piacevoli ai sensi.
I teltesi sono convinti, dai racconti degli anziani che
tutti i fatti raccontati sono realmente accaduti e condi-
visi dall‟intera popolazione che vi assistette.
Senza gli occhiali qualunque cosa, anche inanimata
gli piacesse o la desiderasse la frantumava.
Si narra che un giorno don Millelire entrò nel bar
di un suo compare col quale era legato da parentela
sacramentale al quale scroccava qualche caffè e altro.
Prima di raccontare quanto successe vorrei spiegare,
contrariamente a quanto si crede, chi è il vero padrino
del battezzato o del cresimato?
Non è chi firma la pratica religiosa e dà il regalino al
battezzato o al cresimato: quello è un testimone.
Padrino non è solo il diminutivo di padre, ma
vuol essere un vezzeggiativo rivolto a un nuovo padre
relativo alla parentela del battesimo e della cresima.
Padrino è chi ha amministrato il sacramento.
In gallurese anziché padrinu si chiamava babbai.