I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu
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Demo - www.luigiladu.it 148<br />
del<strong>le</strong> foglie era coperta da una sorta di peluria.<br />
Mi attraeva tanto che trascorrevo ore ed ore ad osservarla<br />
e sperimentarne <strong>le</strong> strane reazioni.<br />
Bastava sfiorarla col palmo della ma<strong>no</strong>, senza toccarla,<br />
ad una altezza di un paio di centimetri dal<strong>le</strong> foglie<br />
che queste si afflosciava<strong>no</strong> immediatamente come se<br />
fossero sfiorate da una lingua di fuoco.<br />
Pensai che <strong>le</strong> mie mani esalassero qualche sostanza<br />
<strong>no</strong>civa per la respirazione del<strong>le</strong> foglie, mi lavai <strong>le</strong> mani.<br />
Provai quando la piantina era al so<strong>le</strong>, all‟ombra, al<br />
caldo, al freddo; misi anche un paio di guanti.<br />
Niente da fare: la piantina reagiva come fosse una<br />
bestiola, quasi avesse gli occhi.<br />
Di lì <strong>le</strong> mie rif<strong>le</strong>ssioni infantili.<br />
“Poverina, <strong>no</strong>n può fuggire, <strong>le</strong> radici la tengo<strong>no</strong> prigioniera,<br />
incatenata alla terra, se <strong>no</strong> sarebbe scappata:<br />
che pena!<br />
Avrei voluto salvarla trasferendola in quel dirupo<br />
roccioso dell‟orto dove ma<strong>no</strong> umana <strong>no</strong>n potesse scoprirla<br />
e impaurirla.<br />
Pensai che sradicandola di lì sarebbe potuta morire e,<br />
forse, come tanta gente, preferisce morire lì in quel<br />
palmo di terra dove è nata.<br />
Preferisce morire dove ha vissuto, dove ha verdeggiato<br />
per anni, dove ha subito tossiche carezze di mani<br />
dell‟uomo ed è stata più volte anche calpestata dai pie-<br />
di costui.<br />
Svanito il sog<strong>no</strong>, ritornavo alla realtà del rospo.<br />
Continuando su quel<strong>le</strong> mie curiosità infantili,