I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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di essermi comportato da vero cristiano.
Nonostante mi rivolga a Dio in accorate preghiere af-
finché m‟aiuti a diventare un vero cristiano, la mia coscienza
non è soddisfatta.
Una notte mi addormentai senza finire le preghiere e
passai dal sonno al sogno.
Questo sogno era la continuazione della preghiera e
un dialogo con Dio.
Da parte mia chiedevo a Dio se avevo finito di pagare
i miei debiti (i miei peccati), tenendo conto di quanto
avevo pagato con la mia povertà, con le mie umiliazioni,
con la mia fede, con le mie malattie e con piccole
buone azioni.
Precisai:
“Non sono ladro, non assassino, sodomita, pedofilo,
stupratore, giocatore d‟azzardo, alcolista, tossicodipendente
e simili”.
“Dal vostro pane quotidiano -continuo - offro mensilmente
dalla mia povertà, vera, sia pure poche briciole,
ai più poveri di me”.
“Quindi – concludo - mi dovrei sentire tranquillo!”.
Il Signore con un sorriso radioso mi fissa in fondo
agli occhi e soggiunge:
“ Figliolo, lo so, non sei un mostro, però i tuoi debiti
li devi pagare!”.
“Non saranno molti - intervengo io tutto tremante! -”.
“Sono parecchi - risponde Dio – e, tra questi, uno è
dei più gravi, è quello che devono pagare tutti che è il
peccato originale”.
Forse fra questi ci sono anche io.