I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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“Da morta? stridé lei”.
“Da viva! - Rispose lui -”.
“Non mi avrà mai, - ribatté Filippa; se mi vuole morta,
può farlo subito, - non mi fa paura”.
“Mi fa più terrore la personificazione di satana che
vedo chiara nel suo orrido ceffo”.
“Non le interessa la sua vita, quella del suo avocato, di
suo padre e di suo fratello?”
“Ci pensi bene: sarà meglio per lei e per gli altri”.
“Sì, ci penso bene: preferisco andare nella prigione
dove ero destinata”.
“Non ci pensare nemmeno in sogno -ribatté il malandrino
- passando dal reverenziale lei al subordinato tu,
troppo comodo sarebbe!” La fece scaricare dalla carrozza
come un bagaglio.
Fece andar via l‟uomo con la carrozza e continuò.
“Ti metterò in una casetta dove nessuno ti potrà trovare
o ti potrà sentire, né tu potrai fuggire”.
“Verrò a trovarti di tanto in tanto finché non avrai
cambiato idea: non ti farò mancare niente”.
“Non ti preoccupare; te lo dissi una volta: da viva
non mi avrai mai, perché o mi uccidi o mi suicido”.
“Tranquilla, non ti lascerò nemmeno i mezzi di suicidarti”.
“Ti sputerò in faccia il cibo che tu vorrai imbottirmi
in gola, brutto mostro ignorante”.
“Io non ti farò del male, ma tu in gola dovrai ingoiare
i tuoi insulti”.
“Verrò sempre in compagnia, a turno, con qualcuno
dei miei figli, se preferisci di Rosalia”.