I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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dove passarono le giornate.
Il menu era a richiesta e di ottima qualità, adatto
all‟alto livello sociale degli ospiti.
I pasti venivano apparecchiati su una grande tavola
ovoidale in una lussuosa sala per grandi ricevimenti.
L‟apertura d‟ingresso per i commensali era comandata
dall‟esterno dai padroni di casa.
Quanto su allo scopo di non esservi mai un contatto
fisico tra i padroni di casa e i loro ospiti, i carcerati.
Le comunicazioni tra gli uni e gli altri avvenivano solamente
per iscritto.
Gli ospiti, i Cabras, in questo caso, si chiedevano e
non riuscivano mai a darsi una risposta sulla stranezza
del contrasto tra il motivo della loro prigionia e del suo
speciale trattamento.
Pensavano che qualche relazione ci fosse tra la loro
prigionia e quella dei figli di donnu Chessa.
Forse per arrivare a un pacifico compromesso ma
quale?
L‟unico suo avversario, donnu Gerolamo, lo aveva
scagionato nella maniera più assoluta coi carabinieri.
Intanto erano trascorsi già due mesi tutti insieme, liberi
di parlare, di cantare, di giocare a carte, a dama, a
scacchi, a battaglia navale, a ping-pong, al gioco
dell‟oca, monopoli e altri giuochi da tavolo, letture e
passatempi vari.
Passarono altri giorni e la villeggiatura, pur se agiata
non era certamente allegra.
Quand‟ecco un giorno tra le pietanze, vi era una lettera
indirizzata a Filippa.