I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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Vi riuscirono durante le precipitazioni alluvionali
quando la sabbia diventò più compatta perché bagnata.
La cosiddetta botola venne costruita con anelli di
cemento prefabbricati dal diametro di tre metri e alti
cinque centimetri per essere più leggeri e maneggevoli.
Vennero assemblati, gli uni sugli altri con un sistema
a incastro, maschio e femmina, lungo gli orli e fissati
saldamente ed ermeticamente con malta di cemento.
Lo svuotamento della sabbia da dentro il tubo che
Andava sempre più allungandosi e appesantendosi
mentre scendevano giù fu ottenuto mediante una catena
con pale.
La catena era simile a quelle per attingere acqua dai
pozzi dove, logicamente, i contenitori sono per liquidi.
Il meccanismo fu azionato mediante trazione di animali,
singoli all‟inizio e plurimi man mano che andavano
più sotto.
A una decina di metri di profondità raggiunsero lo
strato roccioso.
Da lì il lavoro divenne decisamente più pesante e
prettamente da minatore.
Il materiale di risulta, utilizzabile per eventuali opere
da costruire sul posto o altrove, era caricato in cassoni
resistenti e issati per mezzo di una carrucola azionata
da animali.
Il lavoro dei minatori durò un paio di mesi perché per
la discesa del tubo di cemento che diventava sempre
più lungo e pesante per i cerchi aggiunti nel piano di
campagna.
Scandagliarono lo spessore dell‟orizzonte d‟argilla