I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

Demo - www.luigiladu.it 153
di mostro, vivo, ma tramortito.
Il mostro consisteva in un serpente di media grandezza,
la testa molto grossa rispetto al corpo, con quattro
zampe di natura diversa dal resto del serpente e piazzate
verso il collo, ma in senso inverso all‟andatura del
mostro.
L‟anziano era un buontempone molto simpatico.
Esasperò il racconto in modo così da far venire la
pelle d‟oca non solo ai ragazzi, ma anche agli adulti.
“State attenti, non lo guardatelo di fronte – diceva-
perché è pericoloso, può far morire anche fissandolo
solo negli occhi: io l‟ho colpito di dietro, se no...”
Forse aveva letto o sentito parlare del mitologico basilisco.
ma dietro tutta questa montatura vi era una verità camuffata.
In verità si trattava dell‟ennesima avventura di un
rospo andato a finire nelle fauci d‟una biscia, ma questa
volta più a danno del rettile che del rospo.
L‟anziano, arrivato, di proposito o per caso sul luogo
della scena, colpì la serpe quando aveva ingoiato il rospo
con tutte le zampe.
Naturalmente quelle posteriori più vicini alla testa del
rettile.
Come lo colpì con un bastoncino leggero, la pelle
così tesa e assottigliata al massimo, per la dilatazione
cedette senza sanguinare e provocò la fuoruscita delle
quattro zampe.
Sembravano naturali e appartenenti al supposto
mostro, ma semplicemente disposte in senso inverso.