I sentimenti e tutte le sue sfumature. Nobili sì e nobili no ... - Luigi Ladu

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un vero credente, andava tranquillo e giurava, perché
non poteva essere reo di alcun reato.
Se invece un reo credente ma peccatore non andava
ne giurava per non aggiungere lo spergiuro alla colpa
del reato.
Torniamo ora alla conclusione delle paci di Aggius e
alle due persone che attrassero di più l‟attenzione degli
astanti, Pietro Vasa, l‟antico fidanzato di Mariangiola,
causa della faida, e il Muto, famigerato sanguinario.
Fatte le paci, non aveva problemi con la giustizia,
rientrava tranquillo nella propria casa, per gli altri il
salvacondotto era stato rilasciato solo per quel giorno e
per il giuramento del perdono e della pace.
Il Muto riprese il proprio fucile che aveva lasciato in
casa di un suo amico di Tempio.
Attraverso una scorciatoia raggiunse le campagne di
Aggius e riprese la sua vita alla macchia.
Per lui le paci furono una pantomima ridicola che
non cambiò niente.
Il Muto era accompagnato con Vasa, suo cugino,
anch‟esso bandito.
Le condizioni del Vasa da qualche tempo erano cambiate
e ben diverse da quelle del Muto.
Aveva preso moglie, era padre e sovente passava inosservato
nello stazzo della Trinità per vedere i suoi e
per sedersi a tavola con la famiglia.
Bastiano era solo; compagno e confidente del cugino,
servito soltanto come strumento di vendetta.
Errava dall‟una all‟altra cussorgia, stanco, annoiato