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114<br />

STRATEGIE<br />

Dieci priorità di intervento<br />

per un paesaggio viticolo sostenibile<br />

Il paesaggio di qualità si identifica con un paesaggio sostenibile<br />

(vd. paragrafo introduttivo) ovvero con un paesaggio in<br />

rapporto equilibrato con le diverse tessere del mosaico, stabile<br />

nella sua struttura e che si mantiene senza necessità di interventi<br />

esterni, di prolungata vitalità e che mantiene le proprie<br />

funzionalità.<br />

Ci sono diverse aree all’interno del vigneto e nelle sue vicinanze<br />

che si prestano a diversi usi e che rappresentano potenziali<br />

siti di intervento per il miglioramento del paesaggio viticolo.<br />

Questo obiettivo è perseguibile cercando di soddisfare le seguenti<br />

condizioni all’interno delle aree a vigneto o nelle loro<br />

immediate vicinanze:<br />

• MANTENIMENTO DELLA DIVERSITà DEGLI ECOSISTEMI:<br />

il vigneto convive con altri ecosistemi, una varietà di habitat e<br />

comunità biocenotiche.<br />

In generale laddove sono presenti habitat diversi si realizzano<br />

condizioni di maggiore salute del vigneto in quanto si crea una<br />

sorta di spazio protettivo attorno che attrae insetti e predatori;<br />

• MANTENIMENTO DELLA DIVERSITà DELLE SPECIE:<br />

la superficie a vigneto è fondamentalmente una monocoltura<br />

in cui è presente un ridotto numero di specie vegetali, insetti<br />

e animali in genere. È tuttavia possibile incrementare la diversità<br />

delle specie anche all’interno del vigneto senza comprometterne<br />

la sua potenzialità produttiva con indubbi vantaggi<br />

per la funzionalità dell’ecosistema vigneto e sulla qualità del<br />

paesaggio;<br />

• MANTENIMENTO DELLA DIVERSITà GENETICA:<br />

la diversità genetica è la base della resistenza agli stress biotici<br />

e abiotici. È possibile considerare la diversità genetica dei<br />

vitigni sia nel senso della salvaguardia del loro valore biologico,<br />

ma anche nel senso del mantenimento di uno specifico<br />

paesaggio. Molte accessioni o biotipi autoctoni solo legati ad<br />

un paesaggio tradizionale che solo sulla loro coltivazione si<br />

mantiene nelle sue tipiche caratteristiche. La diversità genetica<br />

delle essenze erbacee, infine, sta anche alla base di uno<br />

stabile inerbimento perchè aumenta la possibilità delle specie<br />

di adattarsi al modificarsi delle condizioni pedoclimatiche;<br />

• MANTENIMENTO DELLA DIVERSITà DELLE STRUTTURE:<br />

nello spazio rurale gli elementi costruiti rappresentano la ricchezza<br />

del luogo, ne conferiscono un carattere di unicità, di<br />

distinzione e possono rappresentare le strutture di raccordo fra<br />

spazi coltivati, spazi naturali, spazi che migliorano la qualità<br />

dell’ambiente rurale.<br />

1 - CEPPI E MATERIALE<br />

IMPIANTISTICO<br />

10 - PIANIFICAZIONE E<br />

GESTIONE DEL TERRITORIO<br />

9 - COMUNICAZIONE DEL<br />

PAESAGGIO<br />

8 - ELEMENTI MINORI DEL<br />

PAESAGGIO<br />

2 - SIEPI (ESTENSIONE)<br />

3 - SIEPI (COMPOSIZIONE<br />

FLORISTICA)<br />

4 - USI DEL SUOLO<br />

CONSOCIATI<br />

5 - ESEMPLARI ARBOREI<br />

ARCHITETTONICI<br />

7 - ARCHITETTURE RURALI 6 - INTERFILARE E<br />

AREE SOTTOCHIOMA<br />

Le linee guida per alcune priorità di intervento sugli elementi<br />

strutturanti del paesaggio ai fini del miglioramento della qualità<br />

del paesaggio viticolo aziendale sono schematizzate nella<br />

seguente tabella.

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