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LE DISPONIBILITà IDRICHE<br />
Il deficit idrico del semestre aprile-settembre, espresso come<br />
differenza tra l’evapotraspirazione colturale (ETc) e gli apporti<br />
piovosi, fornisce una stima dei fabbisogni idrici della coltura e<br />
rappresenta un indicatore del grado di stress idrico dei vigneti<br />
non irrigui. Nelle aree viticole della Mandrolisai si registrano<br />
mediamente consumi idrici (ETc) pari a circa 520 mm, parzialmente<br />
compensati dalle piogge, per un deficit idrico che si attesta<br />
sui 250-280 mm.<br />
IL PAESAGGIO<br />
La complessità ed il rapporto tra tessere agrarie e tessere naturali<br />
identifica un paesaggio ad elevata promiscuità tra usi<br />
e coperture del suolo diversi. Le colture agrarie dominano il<br />
paesaggio; tuttavia la presenza di una notevole componente<br />
arborea sia coltivata sia naturale, generano un paesaggio<br />
complesso, strutturato e dall’elevato valore percettivo.<br />
L’uso del suolo dominante il territorio è infatti rappresentato<br />
dai sistemi agrari arborei (30%), spesso consociati con colture<br />
temporanee, seguito dalle colture erbacee estensive (19%) e<br />
dai vigneti (15%).<br />
Anche in questo caso vi è una certa separazione distributiva<br />
tra aree agricole e aree naturali; tuttavia la diffusa presenza di<br />
Carta degli Ecosistemi<br />
Tessuto urbano<br />
Vigneto<br />
Sist. agr. arborei<br />
Stepping stone<br />
Aree boscate<br />
Seminativi<br />
Corridoi<br />
Garrighe e Retrodune<br />
Siepi e filari<br />
Bacini e lagune<br />
Pascoli naturali<br />
specie arboree da frutto genera un paesaggio complesso con<br />
caratteri simili a quello della coltura promiscua. Ne deriva, in<br />
sintesi, un paesaggio caratterizzato da una notevole complessità<br />
strutturale e una buona resilienza ambientale.<br />
Alle attività agricole si riconosce un importante ruolo paesaggistico<br />
e pertanto il rischio per il paesaggio è proprio l’abbandono<br />
dell’agricoltura.<br />
Il paesaggio coltivato di montagna presenta diversi caratteri di<br />
fragilità per la natura fisica dei luoghi e la pressione dei fattori<br />
antropici.<br />
Ma mentre in tutta Europa è generale il graduale abbandono<br />
delle aree coltivate nelle zone di montagna, con grave riper-<br />
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