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Attualmente sono disponibili commercialmente tipologie molto<br />

differenti, che si possono raggruppare in tre categorie principali:<br />

quelle che basano la loro azione su un principio termico,<br />

eliminando le foglie grazie ad un radiatore/piastra che, emanando<br />

calore, provoca il disseccamento della vegetazione ma<br />

non degli acini (meno diffuse in Italia); quelle più tradizionali<br />

che, lavorando per aspirazione, strappano le foglie mediante<br />

rulli e/o lame (Fig. 3) ed infine un terzo gruppo in cui si ritrovano<br />

i modelli più recenti che operano tramite impulsi d’aria<br />

a pressione determinando la lacerazione del lembo fogliare.<br />

Quest’ultima tipologia di macchina trova applicazione negli interventi<br />

in pre-fioritura (che come vedremo più avanti in questo<br />

stesso capitolo servono per calmierare la produzione riducendo<br />

il tasso di allegagione) ed in post fioritura (allo scopo di<br />

eliminare i residui fiorali che rimangono tra gli acini e su cui si<br />

sviluppano facilmente le malattie fungine).<br />

L’INTENSITà DELLA SFOGLIATURA<br />

Come per tutte le pratiche agronomiche per la corretta esecuzione<br />

dell’operazione dobbiamo definire l’intensità e l’epoca<br />

dell’intervento.<br />

In linea generale con la sfogliatura manuale possiamo modulare<br />

facilmente l’intervento, agendo su poche foglie esterne<br />

o addirittura, estremizzando l’intervento, rimuovendo tutta la<br />

vegetazione presente nella fascia produttiva.<br />

Quest’ultima pratica non è consigliata: infatti, nei nostri ambienti<br />

caratterizzati da estati calde e asciutte, non si devono<br />

lasciano i grappoli completamente esposti alla luce diretta del<br />

sole. Indipendentemente dalla varietà, i grappoli al sole vanno<br />

incontro a scottature degli acini; inoltre nelle varietà a bacca<br />

bianca l’insolazione diretta provoca una perdita eccessiva di<br />

acido malico, mentre in quelle a bacca rossa si può andare<br />

incontro ad un accumulo non ottimale di antociani.<br />

La corretta esecuzione manuale della pratica prevede l’allontanamento<br />

di una parte di fogliame, in particolare delle foglie<br />

che si trovano nelle posizioni più interne della chioma. Frequentemente<br />

si assiste anche alla completa rimozione delle<br />

femminelle che nascono da nodi in prossimità della zona dei<br />

grappoli.<br />

È suggerito invece, un loro raccorciamento perché la presenza<br />

di femminella con due o tre foglie sarà utile sia per apportare<br />

elaborati al grappolo durante la fase di maturazione, sia per la<br />

protezione degli acini dalla radiazione diretta dei raggi solari.<br />

Le foglie delle femminelle, insieme alla chioma sovrastante,<br />

concorrono infatti alla creazione di un microclima luminoso<br />

Figura 3. Macchina sfogliatrice tradizionale per aspirazione.<br />

Figura 4. Chioma non sfogliata.<br />

ideale, caratterizzato da situazioni di penombra, per la corretta<br />

maturazione delle bacche.<br />

Questi risultati possono essere ottenuti esclusivamente con<br />

sfogliature manuali; viceversa, per alcune tipologie di prodotto<br />

si può ricorrere alle meno onerose sfogliature meccaniche.<br />

Indipendentemente dalla tipologia di macchina adoperata, la<br />

bontà dell’operazione meccanica sarà legata sia alla corretta<br />

regolazione della macchina, intesa come altezza della zona di<br />

lavoro, sia alla presenza di una reale e idonea fascia produttiva.<br />

Ad esempio, in situazioni colturali dove il binomio varietà/<br />

sistema di allevamento determina la mancanza di una fascia<br />

produttiva perché i grappoli si trovano distribuiti in maniera<br />

disordinata sulla parete, la sfogliatura meccanica, per quanto<br />

eseguita correttamente, sarà poco incisiva perché creerà quelle<br />

situazioni microclimatiche positive solamente su un numero<br />

ridotto di grappoli. In ogni caso, in presenza di una chioma con<br />

una zona fruttifera omogenea e ben delimitata, l’intervento<br />

meccanico può ugualmente determinare buoni risultati.<br />

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