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adeguato supporto alimentare alle cicaline. Il numero di generazioni<br />

che si succedono sulla vite è variabile: generalmente,<br />

E. vitis svolge 3-4 generazioni, mentre nella fascia costiera<br />

meridionale J. lybica compie 4-5 generazioni.<br />

Le femmine depongono le uova con un ovopositore morfologico,<br />

conficcandole all’interno dei piccioli o delle nervature<br />

principali della pagina inferiore delle foglie.<br />

Gli adulti e gli stadi giovanili sono floemomizi, si nutrono cioè<br />

aspirando la linfa floematica dalle nervature fogliari.<br />

Le popolazioni delle cicaline sono normalmente limitate da<br />

numerosi nemici naturali, tra i quali, i ragni hanno un ruolo di<br />

primo piano.<br />

Dannosità e soglie d’intervento<br />

Il danno arrecato alla coltura è causato dalle punture di alimentazione<br />

che compromettono la funzionalità dei vasi floematici<br />

delle foglie, impedendo il flusso delle sostanze organicate.<br />

La sintomatologia degli attacchi è caratteristica e si manifesta<br />

durante il periodo estivo con discolorazioni delle foglie<br />

(arrossamento nelle varietà di uva rossa e ingiallimento in<br />

quelle bianche) che, in caso di forti infestazioni si evolvono<br />

nel disseccamento della lamina fogliare, in una filloptosi precoce,<br />

nell’insufficiente maturazione dell’uva e in un’irregolare<br />

lignificazione dei tralci.<br />

I sintomi sulle lamine fogliari non sono immediati, ma si manifestano<br />

dopo 20-30 giorni dall’attacco, quando le cicaline<br />

possono aver oramai abbandonato le foglie colpite.<br />

Ciò contribuisce a confondere le cause del danno e attribuire<br />

le alterazioni fogliari a carenze nutrizionali e a infezioni virali<br />

o fitoplasmatiche.<br />

Le soglie di danno variano notevolmente in funzione dell’ambiente,<br />

delle tecniche di coltivazione e del vitigno. Per E. vitis<br />

densità di 1-2 cicaline/foglia vengono considerate dannose.<br />

Osservazioni condotte nel Sud della <strong>Sardegna</strong> sugli attacchi di<br />

J. libyica sulle cv Monica e Carignano hanno mostrato che infestazioni<br />

di 0,5-1 cicalina/foglia in giugno-luglio determinano<br />

danni consistenti (arrossamenti e disseccamenti) su almeno il<br />

50% dell’apparato fogliare e causano una riduzione del contenuto<br />

in zucchero del mosto di oltre 2 gradi Brix.<br />

Monitoraggio<br />

Il monitoraggio degli adulti può essere effettuato con la cattura<br />

a trappole cromotropiche gialle che consentono di avere<br />

un’idea dell’andamento delle popolazioni.<br />

Attraverso l’esame visivo di 100 foglie per vigneto (una per<br />

pianta) è possibile, invece, stimare l’infestazione degli stadi<br />

giovanili e stabilire la necessità o meno di intervenire.<br />

196<br />

Lotta<br />

Come per le cocciniglie, è importante sottolineare che una<br />

corretta gestione agronomica, che eviti un eccessivo rigoglio<br />

vegetativo, ostacola le pullulazioni delle cicaline.<br />

I trattamenti normalmente effettuati contro la tignoletta e le<br />

cocciniglie contribuiscono ad abbassare sensibilmente anche<br />

le popolazioni di cicaline.<br />

Tuttavia se si raggiungono le soglie d’intervento nel periodo<br />

estivo può essere opportuno trattare con insetticidi a base di<br />

Thiametoxan, Flufenuxuron o Spirotetramat.

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