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EFFETTI DELL’INERBIMENTO<br />
SUL VIGNETO<br />
Per quanto riguarda gli effetti dell’inerbimento controllato degli<br />
interfilari sulla resa e sulla qualità delle uve, devono essere<br />
presi in considerazione alcuni punti chiave:<br />
• l’inerbimento con graminacee perenni a dormienza estiva<br />
o con leguminose annuali autoriseminanti o miscugli di<br />
questi può essere compatibile con la produzione viticola<br />
perché consente spesso di raggiungere obiettivi specifici<br />
(ad esempio riduzione o aumento del vigore della vite);<br />
• l’inerbimento può indurre una minore resa di uva, ma l’entità<br />
di tale riduzione dipende dalla composizione specifica<br />
della copertura erbacea e dall’entità delle precipitazioni<br />
primaverili. Il limite determinato dalla siccità primaverile<br />
è, però, facilmente superabile nel caso di vigneti irrigui;<br />
• l’inerbimento è in grado di garantire la transitabilità anche<br />
dopo forti piogge, rendendo possibile l’esecuzione<br />
tempestiva dei trattamenti di difesa. Soprattutto in terreni<br />
scarsamente drenanti questo aspetto riveste notevole<br />
importanza anche dal punto di vista economico.<br />
L’inerbimento non influenza negativamente la quantità e la<br />
qualità della produzione. Questo risultato è stato confermato<br />
anche dalle sperimentazioni effettuate durante il progetto<br />
SQFVS sulla varietà Vermentino in due areali della Gallura<br />
ancora più interessante è risultata l’influenza dell’inerbimento<br />
sui vini, che sono risultati più complessi ed apprezzati per i<br />
descrittori del gusto e dell’olfatto.<br />
REALIZZAZIONE DEGLI<br />
INERBIMENTI<br />
LA SCELTA DELLE SPECIE E VARIETà ADATTE:<br />
Oltre ai fattori già indicati precedentemente che influenzano la<br />
scelta delle specie e delle varietà da impiegare nell’inerbimento<br />
controllato è necessario tener conto la che la maggior parte<br />
delle specie commerciali e varietà sono state selezionate per<br />
la produzione di foraggio o per formare tappeti erbosi ornamentali,<br />
e sono essenzialmente rappresentate da graminacee<br />
e leguminose.<br />
Con la crescente tendenza a ridurre le lavorazioni è importante<br />
seminare specie a ciclo annuale con semina autunnale capaci<br />
di produrre seme in primavera, dissecare nel periodo estivo e<br />
rigenerare dai semi ogni autunno con le precipitazioni.<br />
Tali specie comprendono le così dette leguminose autoriseminanti<br />
quali i trifogli sotterranei (T. subterraneum, T. brachycalycinum<br />
e T. yanninicum) e le mediche annuali (Medicago<br />
polymorpha, M. scutellata, etc.) e delle leguminose immesse<br />
sul mercato più recentemente come la biserrula, la serradella,<br />
il T. glanduliferum e varietà migliorate di T. vesiculosum,<br />
T. michelianum e T. resupinatum. Tuttavia se non gestite correttamente<br />
nel tempo queste specie possono semplicemente<br />
diventare componenti minori della copertura del suolo. Spesso<br />
si rende necessario un periodico reimpianto ogni 3 o 4 anni per<br />
assicurare il dominio di queste specie.<br />
TIPOLOGIA DEL TERRENO:<br />
Questo aspetto assume una particolare importanza per le leguminose,<br />
in quanto le condizioni del terreno dovrebbero essere<br />
compatibili con le attività dei rizobi che fissano l’azoto atmosferico.<br />
Le principali caratteristiche del suolo da considerare<br />
sono: pH, tessitura, contenuto di sostanza organica, calcare<br />
attivo, regime idrico. In generale, le leguminose sono più adatte<br />
per terreni con scarsa fertilità e bassa disponibilità di azoto.<br />
Risultati soddisfacenti in termini di persistenza sono stati ottenuti<br />
utilizzando trifoglio sotterraneo (Trifolium yanninicum) e<br />
mediche annuali su terreni argillosi, con pH elevato.<br />
Alcuni parametri utili per la scelta delle specie all’interno delle<br />
leguminose annuali autoriseminanti è riportata nella tabella 1.<br />
Le graminacee sono meno influenzate dalle condizioni del terreno<br />
rispetto alle leguminose, ma hanno bisogno di un buon<br />
contenuto di acqua e disponibilità di azoto (Tab. 2).<br />
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