Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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MATERIALI, METODI E STRUMENTAZIONE - 105<br />
In partico<strong>la</strong>re, in questa sede è stato utilizzato il porosimetro a mercurio Pascal<br />
ThermoFinnigan mod.140 e mod.240 al fine <strong>di</strong> determinare <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>di</strong>mensionale dei pori, il <strong>di</strong>ametro me<strong>di</strong>o e <strong>la</strong> porosità totale degli scaffold<br />
analizzati.<br />
Nel caso specifico, l’analisi del<strong>la</strong> microporosità delle microsfere ottenute<br />
me<strong>di</strong>ante doppia emulsione è stata realizzata con il Porosimetro Pascal 240, su<br />
campioni del peso <strong>di</strong> circa 50 mg, effettuando due successive pressurizzazioni<br />
me<strong>di</strong>ante lo strumento Pascal 240.<br />
La scelta <strong>di</strong> due pressurizzazioni successive è legittimata dal fatto che, dopo <strong>la</strong><br />
prima, a bassa pressione, il mercurio penetra all’interno degli interstizi presenti<br />
tra le particelle (porosità interparticel<strong>la</strong>re) slegate tra loro, mentre dopo <strong>la</strong><br />
seconda, a pressione più elevata, una volta occlusa <strong>la</strong> porosità interparticel<strong>la</strong>re, il<br />
mercurio è in grado <strong>di</strong> penetrare solo all’interno delle singole particelle (porosità<br />
intraparticel<strong>la</strong>re).<br />
L’analisi del<strong>la</strong> microporosità, me<strong>di</strong>ante lo strumento Pascal 240, è stata effettuata<br />
su set <strong>di</strong> microparticelle del peso <strong>di</strong> circa 200 mg, impostando una pressione <strong>di</strong><br />
200 MPa.<br />
L’analisi del<strong>la</strong> macroporosità me<strong>di</strong>ante lo strumento Pascal 140 munito del kit<br />
Ultramacropori combinata all’analisi me<strong>di</strong>ante Pascal 240, è stata effettuata su<br />
scaffold tri<strong>di</strong>mensionali macroporosi, in presenza ed in assenza <strong>di</strong> idrossiapatite,<br />
nonché su scaffold sinterizzati (con un peso compreso tra 500 e 200 mg a<br />
seconda del<strong>la</strong> tipologia dei campioni) impostando un volume <strong>di</strong> riempimento del<br />
<strong>di</strong><strong>la</strong>tometro pari a 1800 mm 3 ed una pressione massima <strong>di</strong> 400 kPa.<br />
Principi <strong>di</strong> funzionamento del Porosimetro Pascal 140/240<br />
Un liquido posto a contatto con un solido poroso risulta essere esso non<br />
bagnabile sul<strong>la</strong> sua su<strong>per</strong>ficie se le interfacce liquido/solido e solido/vapore<br />
formano un angolo maggiore <strong>di</strong> 90° (angolo <strong>di</strong> contatto).<br />
In tali partico<strong>la</strong>ri circostanze, il liquido non riesce a penetrare spontaneamente<br />
all’interno dei pori presenti lungo il substrato solido a seguito dell’azione del<strong>la</strong><br />
tensione su<strong>per</strong>ficiale; tuttavia, questa resistenza al<strong>la</strong> penetrazione può essere vinta<br />
applicando una pressione esterna <strong>la</strong> quale risulta essere funzione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione<br />
del poro attraverso <strong>la</strong> seguente re<strong>la</strong>zione, comunemente nota come equazione <strong>di</strong><br />
Washburn, nell’ipotesi <strong>di</strong> pori <strong>di</strong> geometria cilindrica: