Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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L’OSSO NATURALE - 15<br />
Nell’essere umano, già a partire dal primo anno <strong>di</strong> vita, viene depositato soltanto<br />
osso <strong>la</strong>mel<strong>la</strong>re (cosiddetto osso secondario)<br />
che rimpiazza rapidamente i residui <strong>di</strong> osso<br />
fibroso (cosiddetto osso primitivo, o<br />
primario). Si può osservare che, col<br />
progre<strong>di</strong>re dell’età dell’in<strong>di</strong>viduo, si assiste<br />
ad una <strong>per</strong><strong>di</strong>ta progressiva <strong>di</strong> tessuto osseo,<br />
con riduzione del<strong>la</strong> massa ossea totale che<br />
causa <strong>la</strong> patologia, nota in me<strong>di</strong>cina come<br />
osteoporosi, che determina un maggiore<br />
infragilimento delle ossa le quali <strong>di</strong>vengono<br />
suscettibili a fratture spontanee o a traumi <strong>di</strong><br />
modesta entità [ 18 ].<br />
Molti stu<strong>di</strong> sono stati compiuti nel tentativo<br />
<strong>di</strong> definire l’origine <strong>di</strong> tale fenomenologia;<br />
Figura 1: Schematizzazione dei<br />
meccanismi cellu<strong>la</strong>ri caratterizzanti il<br />
rimodel<strong>la</strong>mento osseo<br />
nel <strong>di</strong>ciannovesimo secolo il chirurgo Julius Wolff ha affermato: “<strong>la</strong> forma dell’osso<br />
segue <strong>la</strong> funzione“ intendendo che l’architettura dell’osso è influenzata dagli stress<br />
meccanici associati al suo normale funzionamento [ 19 ] e che l’attivazione dei<br />
meccanismi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> osteoc<strong>la</strong>sti e osteob<strong>la</strong>sti che determinano il<br />
rimodel<strong>la</strong>mento dell’osso si realizza in presenza degli sforzi mentre <strong>la</strong>ddove il<br />
carico non è applicato si verifica un fenomeno <strong>di</strong> riassorbimento osseo [ 20 ].<br />
Successivamente egli ha mostrato che <strong>la</strong> formazione dell’osso incrementa nelle<br />
zone <strong>di</strong> compressione mentre <strong>di</strong>minuisce nelle zone soggette a tensione [ 21 ]. Da<br />
qui <strong>la</strong> definizione delle leggi <strong>di</strong> Wolff riassunta dalle seguenti tre leggi qualitative:<br />
1) il rimodel<strong>la</strong>mento osseo è governato da sollecitazioni flessionali, non dagli<br />
sforzi principali;<br />
2) il rimodel<strong>la</strong>mento osseo è stimo<strong>la</strong>to da carichi <strong>di</strong>namici ciclici, non da<br />
carichi statici;<br />
3) <strong>la</strong> flessione <strong>di</strong>namica produce una crescita ossea nel<strong>la</strong> zona in cui <strong>la</strong><br />
flessione causa <strong>la</strong> concavità [ 16 ];<br />
Esse esprimono il fatto che a seguito dell’applicazione <strong>di</strong> un carico ottimale, <strong>la</strong><br />
formazione <strong>di</strong> nuovo osso prevale sul riassorbimento, mentre <strong>la</strong>ddove le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> carico non risultino adeguate, in quanto troppo modeste o<br />
eccessivamente elevate, il meccanismo <strong>di</strong> riassorbimento risulta dominare su<br />
quello <strong>di</strong> deposizione ossea [ 22 ]. E’ evidente che <strong>la</strong> conoscenza <strong>di</strong> tali<br />
meccanismi non è del tutto ultimata come <strong>di</strong>mostrano tanti elementi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che<br />
non trovano ancora una chiara collocazione. Ad esempio ricerche compiute negli