Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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SCAFFOLDS TRIDIMENSIONALI - 47<br />
Infine nel<strong>la</strong> <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> uno scaffold è auspicabile che <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>di</strong>mensionale dei pori ricada esclusivamente negli intervalli <strong>di</strong>mensionali richiesti<br />
dall’applicazione e che i pori siano <strong>di</strong>stribuiti in maniera omogenea in tutto il<br />
volume così da consentire <strong>la</strong> crescita del tessuto <strong>di</strong> nuova formazione in maniera<br />
uniforme.<br />
III. Rapporto su<strong>per</strong>ficie interna dei pori /volume<br />
I requisiti del<strong>la</strong> porosità, finora esposti (elevata porosità, elevato grado <strong>di</strong><br />
interconnessione), sono tutti finalizzati al raggiungimento <strong>di</strong> un elevato rapporto<br />
tra <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie interna dei pori ed il volume dello scaffold.<br />
Infatti una maggiore su<strong>per</strong>ficie interna significa una maggiore <strong>di</strong>sponibilità ad<br />
ospitare le cellule. Al contempo esiste un limite inferiore al<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione dei pori<br />
oltre il quale non sono più efficaci i meccanismi <strong>di</strong> adesione, proliferazione e<br />
crescita cellu<strong>la</strong>re.<br />
Ne consegue, quin<strong>di</strong>, che <strong>la</strong> porosità <strong>di</strong> uno scaffold deve essere definita dal<br />
giusto compromesso dei seguenti contributi: da un <strong>la</strong>to <strong>la</strong> massimizzazione del<strong>la</strong><br />
su<strong>per</strong>ficie complessiva interna dei pori, dall’altro l’ottimizzazione <strong>di</strong>mensionale<br />
dei pori; tali requisiti, congiuntamente al<strong>la</strong> funzionalità chimica delle su<strong>per</strong>fici<br />
(proprietà microscopica intrinseca del materiale), influenzano in maniera<br />
significativa l’adesione, <strong>la</strong> migrazione, l’interazione intracellu<strong>la</strong>re in vitro nonché<br />
l’integrazione all’interfaccia tessuto/scaffold in vivo.<br />
IV. Porosità e proprietà strutturali:<br />
Gli scaffolds devono avere una sufficiente resistenza meccanica durante le fasi <strong>di</strong><br />
coltura in vitro ed in vivo <strong>per</strong> mantenere gli spazi richiesti <strong>per</strong> <strong>la</strong> crescita cellu<strong>la</strong>re<br />
e <strong>la</strong> produzione del<strong>la</strong> matrice.<br />
In partico<strong>la</strong>re, in vitro, lo scaffold deve mostrare una resistenza meccanica<br />
adeguata a sostenere <strong>la</strong> pressione idrostatica ed a preservare gli spazi richiesti<br />
dalle cellule durante le fasi <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> matrice extracellu<strong>la</strong>re e <strong>di</strong> formazione<br />
<strong>di</strong> nuovo tessuto [ 5 ] [ 58 ] [ 59 ][ 63 ].<br />
L’aspetto più significativo è legato al<strong>la</strong> natura dei materiali impiegati: <strong>la</strong> matrice<br />
dello scaffold, deve degradare in ambiente fisiologico in tempi opportuni,<br />
consentendo al<strong>la</strong> struttura <strong>di</strong> conservare, nelle prime fasi <strong>di</strong> crescita del tessuto in<br />
formazione, sufficiente resistenza meccanica in modo da tollerare gli stress ed i<br />
carichi fisiologici imposti [ 6 ][ 41 ].<br />
Al contempo le caratteristiche strutturali del tessuto in neoformazione sono<br />
intimamente legate al<strong>la</strong> porosità del<strong>la</strong> struttura.