Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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30 - CAPITOLO 2<br />
• necessità <strong>di</strong> rimozione e sostituzione del<strong>la</strong> protesi, anche più <strong>di</strong> una volta<br />
dopo l’impianto, a seguito dell’accrescimento fisiologico che mostrano i<br />
tessuti circostanti (Tale aspetto è certamente <strong>di</strong> maggiore rilevanza nel<br />
caso <strong>di</strong> pazienti <strong>di</strong> giovane età);<br />
• ricrescita impropria del tessuto osseo in corrispondenza del<strong>la</strong> zona <strong>di</strong><br />
giunzione con <strong>la</strong> protesi con conseguente <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> “calli ossei“<br />
intorno alle viti impiegate <strong>per</strong> il fissaggio del<strong>la</strong> protesi all’interfaccia con i<br />
tessuti circostanti [ 16 ][ 38 ];<br />
2. Tecniche <strong>di</strong> autoinnesto <strong>di</strong> materiali fisiologici (autografts).<br />
Tale tecnica consiste nell’impianto <strong>di</strong> un tessuto o <strong>di</strong> un organo in una nuova<br />
locazione all’interno dello stesso in<strong>di</strong>viduo. Esempi comuni <strong>di</strong> auto trapianto<br />
sono l'uso del<strong>la</strong> safena <strong>per</strong> eseguire il by-pass coronarico o l'utilizzo <strong>di</strong> pelle del<br />
paziente stesso in caso <strong>di</strong> ustioni. Questo sistema presenta numerosi vantaggi<br />
rispetto al<strong>la</strong> soluzione precedente pur non essendo ancora <strong>la</strong> soluzione ideale. I<br />
principali vantaggi sono:<br />
• maggior stabilità e durata del materiale;<br />
• elevata biocompatibilità e impossibilità <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> rigetto dal<br />
momento che il tessuto è autogeno;<br />
• possibilità <strong>di</strong> un “normale” sviluppo del tessuto innestato seguendo <strong>la</strong><br />
naturale crescita dei tessuti circostanti (possibilità <strong>di</strong> impianti anche <strong>per</strong><br />
pazienti in età pe<strong>di</strong>atrica senza necessità <strong>di</strong> ulteriori interventi).<br />
Nonostante tali aspetti notevolmente significativi sono comunque molte le<br />
problematiche associate ad una tale tipologia <strong>di</strong> trapianto:<br />
• un intervento <strong>di</strong> questo tipo può essere eseguito solo su un ridotto<br />
numero <strong>di</strong> ossa e, nel caso <strong>di</strong> parti da sostituire <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni in<br />
quanto <strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tessuto donato dal paziente è certamente <strong>di</strong><br />
modesta entità;<br />
• necessità <strong>di</strong> tecniche e strumentazione <strong>di</strong> microchirurgia complesse e<br />
costose;<br />
• problemi estetici re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> regione da cui è stato prelevato l’osso;<br />
• possibilità <strong>di</strong> infezioni sia nel sito <strong>di</strong> prelevamento che in quello <strong>di</strong><br />
innesto con conseguente rischio <strong>di</strong> danneggiamento <strong>di</strong> entrambe le<br />
parti;<br />
• problemi connessi al<strong>la</strong> model<strong>la</strong>zione ed all’adattamento del tessuto<br />
donato all’interno del<strong>la</strong> sua nuova collocazione [ 16 ][ 38 ][ 39 ]