Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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In questa sede si propone l’utilizzo del PCL <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> scaffolds<br />
tri<strong>di</strong>mensionali ottenuti me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>verse metodologie e tecniche <strong>di</strong> <strong>realizzazione</strong><br />
al fine <strong>di</strong> sostituire, in termini meccanici e microstrutturali, tessuti duri<br />
mineralizzati ed in partico<strong>la</strong>re il tessuto osseo trabeco<strong>la</strong>re.<br />
L’obiettivo principale <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è rivolto al raggiungimento <strong>di</strong> una porosità<br />
opportuna all’interno del<strong>la</strong> struttura polimerica caratterizzata da un elevato grado<br />
<strong>di</strong> interconnessione dei pori ed una <strong>di</strong>stribuzione spaziale omogenea in grado <strong>di</strong><br />
favorire i meccanismi <strong>di</strong> adesione, <strong>di</strong>fferenziamento e proliferazione cellu<strong>la</strong>re e <strong>di</strong><br />
fornire lo spazio necessario <strong>per</strong> <strong>la</strong> neovasco<strong>la</strong>rizzazione dei tessuti circostanti in<br />
vivo consentendo sia <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> sostanze nutritive in<strong>di</strong>spensabili al<br />
sostentamento cellu<strong>la</strong>re che l’eliminazione <strong>di</strong> scorie e sostanze metaboliche <strong>di</strong><br />
rifiuto.<br />
Al contempo i tempi <strong>di</strong> degradazione del polimero, opportunamente lunghi,<br />
consentono al<strong>la</strong> struttura polimerica <strong>di</strong> mantenere gli spazi necessari all’interno<br />
dello scaffold affinché le cellule possano proliferare fino al<strong>la</strong> completa ricrescita<br />
del tessuto in formazione [ 5 ]. Inoltre non bisogna <strong>di</strong>menticare che esiste un<br />
intimo legame, ancora non completamente spiegato in letteratura, tra <strong>la</strong> natura<br />
dell’architettura dei tessuti ed il microambiente ideale al<strong>la</strong> loro rigenerazione.<br />
In altri termini <strong>per</strong> ogni tipologia <strong>di</strong> tessuto esiste una <strong>di</strong>mensione ottimale dei<br />
pori all’interno dello scaffold che consente alle cellule <strong>di</strong> attivarsi in modo da<br />
riprodurne <strong>la</strong> struttura. In quest'ottica, nel caso del<strong>la</strong> rigenerazione del tessuto<br />
osseo, molti ricercatori in<strong>di</strong>cano un range <strong>di</strong>mensionale ottimale dei pori<br />
compreso tra 150 e 400 µm [ 6 ][ 7 ], anche se altri stu<strong>di</strong>osi (Yoshikawa ed altri)<br />
ritengono preferibili pori <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni più elevate (400-500 µm) [ 8 ].<br />
In questo <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> tesi si propone <strong>la</strong> <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> scaffold macroporosi in<br />
policapro<strong>la</strong>ttone me<strong>di</strong>ante le seguenti tecniche:<br />
1. Phase inversion/particu<strong>la</strong>te leaching (PI/SL)<br />
2. Separazione <strong>di</strong> fase indotta dal<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura (TIPS);<br />
3. Pseudo-sinterizzazione <strong>per</strong> fusione <strong>di</strong> microsfere (MIMS);<br />
La tecnica del phase inversion/salt leaching consente <strong>di</strong> realizzare scaffold a<br />
porosità control<strong>la</strong>ta me<strong>di</strong>ante l’impiego <strong>di</strong> agenti porogeni, generalmente cristalli<br />
<strong>di</strong> NaCl e/o saccarosio. La loro estrazione dal network polimerico <strong>per</strong>mette <strong>di</strong><br />
ottenere strutture macroporose (L-macropori) con grado <strong>di</strong> porosità su<strong>per</strong>iore al<br />
90% in volume ed elevato grado interconnessione dei pori. Attraverso un’attenta<br />
selezione del<strong>la</strong> forma e delle <strong>di</strong>mensioni dei cristalli è possibile modu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> forma<br />
e <strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a dei pori all’interno del costrutto.<br />
In aggiunta, <strong>la</strong> separazione termo<strong>di</strong>namica polimero/solvente indotta da un<br />
opportuno non solvente consente <strong>di</strong> realizzare una macroporosità <strong>di</strong> sca<strong>la</strong> ridotta<br />
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