Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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I.e) FATTORI DETERMINANTI SULLA STRUTTURA<br />
In questo paragrafo vengono analizzati i fattori che influiscono in maniera<br />
maggiormente significativa sul<strong>la</strong> struttura finale <strong>di</strong> scaffold ottenuti me<strong>di</strong>ante<br />
inversione <strong>di</strong> fase:<br />
i) Concentrazione del<strong>la</strong> soluzione polimerica<br />
Più elevata è <strong>la</strong> concentrazione del polimero, maggiore sarà <strong>la</strong> compattezza dello<br />
skin e quin<strong>di</strong> minore <strong>la</strong> suscettibilità <strong>di</strong> quest’ultimo a fratturarsi o a presentare<br />
irrego<strong>la</strong>rità. Di conseguenza, in soluzioni altamente concentrate o viscose <strong>la</strong><br />
formazione dei fingers risulta inibita ed il substrato presenta una struttura<br />
spugnosa. In altri termini <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> fingers risulta essere favorita <strong>per</strong><br />
concentrazioni polimeriche ridotte.<br />
ii) natura del solvente<br />
All’aumentare dell’affinità tra il polimero ed il solvente aumentano i tempi <strong>di</strong><br />
rimozione del solvente con una <strong>di</strong>minuzione del<strong>la</strong> velocità <strong>di</strong> precipitazione del<br />
polimero.A parità <strong>di</strong> polimero, quin<strong>di</strong>, <strong>la</strong> struttura dello scaffold risulta tanto più<br />
porosa quanto migliore è il solvente [ 155 ].<br />
L’interazione tra solvente e non solvente, espressa dall’entalpia <strong>di</strong> misce<strong>la</strong>zione<br />
∆Hm incide sul<strong>la</strong> morfologia del sistema: sistemi ad elevato ∆Hm presentano<br />
elevate velocità <strong>di</strong> precipitazione.<br />
Inoltre, al <strong>di</strong>minuire del<strong>la</strong> miscibilità tra solvente e non solvente e quin<strong>di</strong><br />
all’aumentare del ∆Hm, si manifesta una maggiore formazione <strong>di</strong> fingers, mentre<br />
nel nel caso quasi totale immiscibilità del sistema si ottiene una struttura spugnosa<br />
con skin denso priva <strong>di</strong> fingers [ 154 ].<br />
iii) Natura del non solvente<br />
La scelta del non solvente ha un notevole effetto sul<strong>la</strong> velocità <strong>di</strong> precipitazione.<br />
In partico<strong>la</strong>re, un non solvente debole (scarsa affinità con il solvente) provoca<br />
una parziale <strong>di</strong>ssoluzione del polimero sfavorendo <strong>la</strong> formazione dello skin.<br />
In aggiunta, il processo <strong>di</strong> estrazione del solvente è molto lento e porta al<strong>la</strong><br />
formazione <strong>di</strong> una struttura spugnosa. All’aumentare dell’affinità solvente/non<br />
solvente aumenta <strong>la</strong> velocità <strong>di</strong> precipitazione con <strong>la</strong> formazione un substrato<br />
spugnoso con un skin denso <strong>di</strong> spessori crescenti con aumento del numero <strong>di</strong><br />
fingers.<br />
La velocità <strong>di</strong> precipitazione <strong>di</strong>pende quin<strong>di</strong> dall’affinità tra solvente/non<br />
solvente che è funzione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale chimico dei due<br />
componenti [ 154 ].