Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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216 - CAPITOLO 6<br />
trazione dello scaffold (i valori del modulo e<strong>la</strong>stico EC ed ET sono stati calco<strong>la</strong>ti<br />
solo nel caso <strong>di</strong> scaffold in PCL realizzato me<strong>di</strong>ante PI/SL privo <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong><br />
rinforzo).<br />
Riassumendo, dallo stu<strong>di</strong>o morfofunzionale è emerso che ad una elevata<br />
potenzialità dei substrati realizzati <strong>per</strong> phase inversion/salt leaching dal punto <strong>di</strong><br />
vista morfologico corrisponde una risposta meccanica ancora insufficiente <strong>per</strong><br />
l’applicazione nell’ingegneria del tessuto osseo. D’altra parte, non va <strong>di</strong>menticato<br />
che il modulo e<strong>la</strong>stico, considerato <strong>per</strong> analizzare il comportamento meccanico<br />
dello scaffold, descrive solo parzialmente <strong>la</strong> risposta meccanica dello scaffold in<br />
quanto non tiene conto del contributo, assolutamente non trascurabile, offerto<br />
dal<strong>la</strong> pressione idrostatica esercitata dai flui<strong>di</strong> biologici che l’attraversano.<br />
In altri termini, appare riduttivo lo stu<strong>di</strong>o dei costrutti senza considerare l’azione<br />
dei flui<strong>di</strong> biologici in quanto è <strong>di</strong>mostrato che le con<strong>di</strong>zioni fluido<strong>di</strong>namiche<br />
imposte sono in grado <strong>di</strong> influenzare sia i principali meccanismi cellu<strong>la</strong>ri che <strong>la</strong><br />
risposta alle sollecitazioni meccaniche.<br />
In questa <strong>di</strong>rezione, è stato approntato in col<strong>la</strong>borazione con i biologi un<br />
protocollo <strong>di</strong> semina e <strong>di</strong> coltura in vitro <strong>di</strong> osteob<strong>la</strong>sti avvalendosi <strong>di</strong> un<br />
<strong>di</strong>spositivo appositamente realizzato in grado <strong>di</strong> riprodurre le con<strong>di</strong>zioni<br />
fluido<strong>di</strong>namiche desiderate del mezzo <strong>di</strong> coltura (semina <strong>di</strong>namica).<br />
La curva <strong>di</strong> taratura <strong>per</strong> <strong>la</strong> semina cellu<strong>la</strong>re, costruita me<strong>di</strong>ante analisi allo<br />
spettrofluorimetro, ha consentito <strong>di</strong> identificare il numero ottimale <strong>di</strong> cellule (2.5<br />
10 5 cellule) <strong>per</strong> una semina efficiente mentre test <strong>di</strong> vitalità cellu<strong>la</strong>re (A<strong>la</strong>mar Blue)<br />
hanno <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> stimare <strong>la</strong> maggiore efficienza del<strong>la</strong> semina <strong>di</strong>namica rispetto<br />
al<strong>la</strong> semina statica con il 67% <strong>di</strong> cellule vive dopo 24 h dal<strong>la</strong> semina<br />
Lo stato vitale delle cellule è stato confermato dall’analisi istologica che ha<br />
evidenziato una corretta forma cellu<strong>la</strong>re ed una <strong>di</strong>stribuzione omogenea<br />
all’interno degli spazi a loro <strong>di</strong>sposizione soprattutto nel caso <strong>di</strong> semina <strong>di</strong>namica<br />
e dall’osservazione al microscopio confocale ha consentito <strong>di</strong> verificare <strong>la</strong><br />
migliore penetrazione cellu<strong>la</strong>re nel caso <strong>di</strong> semina <strong>di</strong>namica con una prevalenza <strong>di</strong><br />
cellule vive sul<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie anche dopo 7 giorni <strong>di</strong> coltura statica.