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Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...

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ANALISI SPERIMENTALE - 187<br />

5.4 MICROSFERE E PSEUDOSINTERIZZAZIONE<br />

5.4.1 SINGOLA EMULSIONE<br />

Sono state realizzate microsfere polimeriche me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> tecnica del<strong>la</strong> singo<strong>la</strong><br />

emulsione al fine <strong>di</strong> realizzare dei sistemi che possano aggregarsi a seguito <strong>di</strong> un<br />

processo <strong>di</strong> pseudo-sinterizzazione <strong>per</strong> fusione (MIMS) a formare scaffold<br />

polimerici biodegradabili idonei al<strong>la</strong> ricrescita del tessuto osseo naturale.<br />

Il principio teorico dell’emulsione termo<strong>di</strong>namica sul<strong>la</strong> quale si fonda <strong>la</strong><br />

preparazione delle microsfere è abbastanza semplice ed intuitivo: un emulsione è<br />

caratterizzata da una fase <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sa costituita da una soluzione polimerica, (nel<br />

caso specifico PCL <strong>di</strong>sciolto in <strong>di</strong>clorometano), <strong>di</strong>stribuita in una fase <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dente<br />

costituita da una soluzione acquosa.<br />

Essa si realizza a seguito <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> nucleazione ed accrescimento <strong>di</strong> gocce<br />

<strong>di</strong> fase <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sa all’interno del<strong>la</strong> fase <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dente che si arresta solo quando<br />

all’interfaccia tra le fasi <strong>la</strong> tensione su<strong>per</strong>ficiale del<strong>la</strong> goccia eguaglia gli sforzi<br />

tangenziali indotti dal<strong>la</strong> agitazione meccanica.<br />

Evidentemente il bi<strong>la</strong>ncio <strong>di</strong> forze all’interfaccia, ora descritto, che rego<strong>la</strong> <strong>la</strong><br />

formazione dell’emulsione ed in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione delle gocce, <strong>la</strong> loro<br />

<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>mensionale, <strong>la</strong> rugosità su<strong>per</strong>ficiale, etc. risulta essere “control<strong>la</strong>to”<br />

attraverso molteplici parametri quali <strong>la</strong> viscosità del<strong>la</strong> fase <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dente e del<strong>la</strong> fase<br />

<strong>di</strong>s<strong>per</strong>sa, <strong>la</strong> velocità <strong>di</strong> agitazione, il rapporto dei volumi tra le fasi che incidono in<br />

maniera più o meno significativa sul prodotto finale.<br />

Inoltre <strong>per</strong> prevenire fenomeni indesiderati quali <strong>la</strong> coalescenza delle gocce, <strong>la</strong><br />

fase <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dente viene solitamente caricata con agenti tensioattivi (nel caso<br />

specifico 0.5%wt <strong>di</strong> PVA) che, rivestendo con uno strato sottile <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie delle<br />

gocce in formazione, ne abbassano l’energia su<strong>per</strong>ficiale impedendone<br />

l’aggregazione.<br />

L’obiettivo, in questa prima fase è stato quello <strong>di</strong> ottimizzare <strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione delle<br />

particelle in re<strong>la</strong>zione ai parametri <strong>di</strong> processo ed alle proprietà reologiche delle<br />

singole fasi al fine <strong>di</strong> ottenere particelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni opportune <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

<strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> scaffold sinterizzati [300-400µm].<br />

a) Analisi morfologica<br />

L’analisi del<strong>la</strong> microstruttura è stata eseguita me<strong>di</strong>ante il microscopio a scansione<br />

elettronica (SEM) grazie al quale risulta possibile valutare <strong>la</strong> morfologia delle varie<br />

tipologie <strong>di</strong> campioni.

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