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Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...

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SCAFFOLDS TRIDIMENSIONALI - 55<br />

significativamente sul<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione finale del prodotto: in partico<strong>la</strong>re, a seguito<br />

del<strong>la</strong> progressiva evaporazione del solvente, si manifesta, all’interno del getto, un<br />

significativo incremento del<strong>la</strong> concentrazione <strong>di</strong> carica <strong>la</strong> quale, quando le<br />

interazioni repulsive mutue tra <strong>di</strong> esse <strong>di</strong>ventano troppo intense, determina <strong>la</strong><br />

frammentazione del getto in fibre più piccole <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni nanometriche. Ne<br />

consegue che, <strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione finale delle fibre è fortemente <strong>di</strong>pendente dall’entità<br />

del<strong>la</strong> tensione applicata che <strong>di</strong> solito varia tra 10kV e 30kV nonché dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

al<strong>la</strong> quale sono posti gli elettro<strong>di</strong> che deve essere abbastanza elevata da consentire<br />

l’evaporazione del solvente [ 96 ][ 97 ].<br />

L’altro elemento essenziale <strong>per</strong> <strong>la</strong> riuscita del prodotto finale è <strong>la</strong> natura chimicofisica<br />

del<strong>la</strong> soluzione utilizzata. In partico<strong>la</strong>re, nel caso <strong>di</strong> polimeri a basso peso<br />

moleco<strong>la</strong>re e <strong>di</strong> soluzioni caratterizzate da viscosità elongazionale ridotta, a<br />

seguito dell’evaporazione del solvente e del sopraggiungere <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong><br />

instabilità del flusso <strong>per</strong> eccesso <strong>di</strong> concentrazione <strong>di</strong> carica, il fluido tende a<br />

rom<strong>per</strong>e il getto in tante piccole goccioline cariche (Fig 22: questa tecnica, nota<br />

come elettrospraying, è partico<strong>la</strong>rmente <strong>di</strong>ffusa in applicazioni agricole <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

concimazione e nel<strong>la</strong> stampa a getto <strong>di</strong> inchiostro)[ 97 ].<br />

Figura 22: Elettrospraying: Instabilità <strong>di</strong> Raylight [ 95 ][ 99 ]<br />

Nel caso <strong>di</strong> soluzioni polimeriche ad alto peso moleco<strong>la</strong>re e con viscosità<br />

elongazionale elevata (fig.23), invece, le forze viscoe<strong>la</strong>stiche in gioco, rilevanti<br />

contrariamente al caso precedente, nel<strong>la</strong> stabilizzazione del getto in fi<strong>la</strong>menti<br />

carichi più piccoli, consentono <strong>la</strong> <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> fibre polimeriche con <strong>di</strong>ametri<br />

variabili <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> grandezza (dal micron delle fibre convenzionali fino a<br />

decine <strong>di</strong> nanometri) [ 97 ][ 99 ].<br />

Figura 23: Elettrospraying: Cono <strong>di</strong> taylor [ 99 ]

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