Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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DISCUSSIONE - 213<br />
La <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a dei pori risulta ovviamente con<strong>di</strong>zionata dai parametri<br />
termo<strong>di</strong>namici legati al<strong>la</strong> preparazione ed in partico<strong>la</strong>r modo dal<strong>la</strong> cinetica del<br />
processo: il raggio me<strong>di</strong>o dei pori varia da circa 60 µm a 35 µm al crescere del<br />
sottoraffreddamento imposto (da 4°C a -18°C) e del<strong>la</strong> velocità <strong>di</strong> raffreddamento<br />
a parità <strong>di</strong> concentrazione del sistema PCL/<strong>di</strong>ossano. Tali <strong>di</strong>fferenze nelle<br />
<strong>di</strong>mensioni dei pori determinate dal<strong>la</strong> cinetica <strong>di</strong> raffreddamento risultano essere<br />
più evidenti nel caso <strong>di</strong> substrati ottenuti me<strong>di</strong>ante estrazione sottovuoto del<br />
solvente (fig.147). Ciò <strong>di</strong>pende dal fatto che l’estrazione sottovuoto avviene al<strong>la</strong><br />
tem<strong>per</strong>atura <strong>di</strong> 12°C prossima al<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura <strong>di</strong> fusione del solvente e non al<strong>la</strong><br />
tem<strong>per</strong>atura <strong>di</strong> raffreddamento: tale incremento <strong>di</strong> tem<strong>per</strong>atura risulta<br />
determinante sul<strong>la</strong> morfologia del sistema in quanto provoca un parziale<br />
rimesco<strong>la</strong>mento tra solvente e polimero alle zone d’interfaccia con un aumento<br />
complessivo delle <strong>di</strong>mensioni delle fasi <strong>di</strong>s<strong>per</strong>se.<br />
Infine, il confronto delle risposte meccaniche delle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> scaffold,<br />
realizzato me<strong>di</strong>ante test a compressione statica, ha consentito <strong>di</strong> delineare una<br />
previsione del comportamento meccanico dei substrati durante le fasi <strong>di</strong> impianto<br />
e <strong>per</strong>tanto verificare <strong>la</strong> compatibilità funzionale delle strutture realizzate.<br />
I costrutti porosi realizzati me<strong>di</strong>ante tecniche PI/SL e TIPS presentano un<br />
andamento a compressione tipico delle schiume polimeriche (fig.148)<br />
caratterizzato da tre tratti caratteristici: un tratto lineare <strong>per</strong> piccolissime<br />
deformazioni re<strong>la</strong>tivo a un comportamento e<strong>la</strong>stico lineare del<strong>la</strong> struttura, un<br />
secondo tratto a pendenza circa costante in un ampio range <strong>di</strong> deformazione<br />
(p<strong>la</strong>teau post-toe tegion), re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> risposta offerta dalle trabecole tra pori a<strong>di</strong>acenti<br />
ed, infine, un ultimo tratto, nuovamente crescente, re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> risposta del<strong>la</strong><br />
struttura totalmente densificata a seguito del col<strong>la</strong>sso strutturale del<strong>la</strong> porosità [<br />
145 ].<br />
Figura 148: Caratteristica curva a compressione <strong>di</strong> una schiuma polimerica[ 145 ].