Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...
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SCAFFOLDS TRIDIMENSIONALI - 41<br />
Bioassorbibilità: il tempo <strong>di</strong> degradazione dei materiali che costituiscono<br />
l’impalcatura deve essere strettamente coor<strong>di</strong>nato a quello del<strong>la</strong><br />
formazione del nuovo tessuto in quanto <strong>la</strong> degradazione troppo rapida<br />
del<strong>la</strong> matrice non <strong>per</strong>mette <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> un tessuto completo e<br />
robusto. Tempi troppo lunghi, al contrario, inducono <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong><br />
tessuto attorno allo scaffold in modo im<strong>per</strong>fetto o incompleto [ 5 ][ 41 ].<br />
I principali parametri <strong>di</strong> tipo ingegneristico sono invece i seguenti:<br />
Compatibilità meccanica: i materiali impiegati devono mostrare<br />
caratteristiche meccaniche ( moduli e<strong>la</strong>stici, risposte a tensioni applicate)<br />
compatibili con quelle del tessuto sostituito garantendo il suo sostegno sia<br />
durante <strong>la</strong> formazione che durante l’innesto nel sito d’impianto in modo<br />
da arginare <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> tensioni residue indesiderate al suo interno[ 5 ][<br />
39 ][ 59 ][ 63 ].<br />
Lavorabilità: in fase <strong>di</strong> costruzione e <strong>di</strong> impianto i materiali impiegati<br />
devono essere facilmente model<strong>la</strong>bili in modo da <strong>per</strong>mettere il loro<br />
completo adattamento in funzione del tipo <strong>di</strong> impiego[ 58 ].<br />
Indeformabilità postimpianto: il materiale, una volta impiantato, deve<br />
risultare indeformabile <strong>per</strong> guidare l’avanzamento del tessuto in crescita<br />
garantendone il corretto sviluppo all’interno del<strong>la</strong> matrice tri<strong>di</strong>mensionale<br />
[ 31 ].<br />
3.3 MATERIALI IMPIEGATI<br />
I materiali utilizzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> supporto <strong>per</strong> <strong>la</strong> tissue<br />
regeneration sono afferenti al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dei polimeri: essi associano a buone doti <strong>di</strong><br />
biocompatibilità ottimi requisiti <strong>di</strong> <strong>la</strong>vorabilità in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> loro <strong>di</strong>sponibilità<br />
in vari stati termo-fisici <strong>di</strong>fferenti (soli<strong>di</strong>, fibre, pellicole, gel) a danno <strong>di</strong> proprietà<br />
meccaniche non sempre molto elevate.<br />
Nell’ambito dei biopolimeri <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>realizzazione</strong> <strong>di</strong> scaffold è possibile <strong>di</strong>stinguere:<br />
polimeri biologici<br />
polimeri sintetici<br />
I polimeri biologici sono solitamente dotati <strong>di</strong> proprietà inferiori a quelle dei<br />
polimeri sintetici sia dal punto <strong>di</strong> vista meccanico che dal punto <strong>di</strong> vista chimico;<br />
sono <strong>per</strong>tanto più ostici da utilizzare soprattutto <strong>per</strong>ché chimicamente instabili<br />
nonché più costosi dei materiali sintetici. Alcuni esempi <strong>di</strong> polimeri biologici sono<br />
il col<strong>la</strong>gene, <strong>la</strong> fibrina e l’acido ialuronico[ 44 ].