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Materiali e Tecnologie per la realizzazione di sostituti - FedOA ...

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34 - CAPITOLO 2<br />

Nell’ambito del<strong>la</strong> tissue regeneration possono essere impiegate tipologie <strong>di</strong>verse<br />

<strong>di</strong> cellule in re<strong>la</strong>zione al tipo <strong>di</strong> tessuto che ci si propone <strong>di</strong> riprodurre.<br />

Nel caso specifico dell’ingegneria del tessuto osseo al quale fa riferimento in<br />

questo <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> ricerca, si procede all’utilizzo <strong>di</strong> osteob<strong>la</strong>sti le quali sono cellule<br />

giovani e molto attive derivanti da cellule mesenchimali presenti nel tessuto<br />

connettivo [ 44 ].<br />

2.4 COLTURE IN VITRO: BIOREATTORI<br />

Nel<strong>la</strong> tissue regeneration le colture cellu<strong>la</strong>ri risultano più <strong>di</strong>fficili da realizzare<br />

rispetto alle monocolture cellu<strong>la</strong>ri tra<strong>di</strong>zionali in quanto con<strong>di</strong>zionate dalle<br />

interazioni con <strong>la</strong> struttura tri<strong>di</strong>mensionale che le contiene. Infatti all’interno del<br />

substrato 3D le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accessibilità alle cellule da parte dei flui<strong>di</strong> biologici<br />

risultano molto sfavorite rispetto al caso <strong>di</strong> cellule deposte lungo un substrato<br />

piano (film sottili e membrane 2D); in partico<strong>la</strong>re alcuni stu<strong>di</strong> hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

che, nel caso <strong>di</strong> coltura statica in 3D l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vitalità cellu<strong>la</strong>re all’interno dello<br />

scaffold risulta essere molto inferiore a quello lungo le su<strong>per</strong>fici.<br />

Infatti, grazie al continuo ricambio del terreno <strong>di</strong> coltura, da un <strong>la</strong>to, si consente il<br />

mantenimento del<strong>la</strong> concentrazione dei nutrienti intorno ad un valore costante e<br />

dall’altro si favorisce <strong>la</strong> liberazione del mezzo dai residui derivanti dal<br />

metabolismo cellu<strong>la</strong>re [ 46 ]. Ne consegue che l’organizzazione 3D delle cellule<br />

ossee è cruciale <strong>per</strong> <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> tessuto in vivo e che il fenotipo <strong>di</strong> cellule<br />

seminate <strong>di</strong>pende dall’organizzazione strutturale del<strong>la</strong> matrice [ 47 ][ 48 ]. Inoltre<br />

<strong>la</strong> coltura <strong>di</strong> cellule in vitro risponde ad un insieme <strong>di</strong> parametri legati al<strong>la</strong><br />

stimo<strong>la</strong>zione meccanica quali le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> flusso del mezzo <strong>di</strong> coltura, <strong>la</strong><br />

pressione idrostatica <strong>la</strong> deformazione del substrato [ 10 ].<br />

In partico<strong>la</strong>re, correnti stu<strong>di</strong> hanno <strong>di</strong>mostrato che le con<strong>di</strong>zioni in flusso<br />

incidono significativamente sul comportamento delle cellule dell’osso [ 49 ][ 50 ]<br />

in quanto intervengono su molteplici fattori biochimici quali il calcio<br />

intracellu<strong>la</strong>re, l’ossido nitrico, <strong>la</strong> prosteog<strong>la</strong>n<strong>di</strong>na E2, sui fattori <strong>di</strong> trascrizione<br />

intracellu<strong>la</strong>ri nonché sull’espressione <strong>di</strong> alcuni geni.<br />

La stimo<strong>la</strong>zione meccanica indotta dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> flusso sulle cellule ossee in<br />

vitro consente <strong>di</strong> mimare abbastanza fedelmente <strong>la</strong> risposta fisiologica del tessuto.<br />

Al contrario il gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> pressione re<strong>la</strong>tivo ai carichi fisiologici associati al<strong>la</strong><br />

locomozione, produce principalmente una deformazione del<strong>la</strong> matrice ossea<br />

mineralizzata. In partico<strong>la</strong>re, spingendo <strong>la</strong> componente fluida del<strong>la</strong> matrice<br />

extracellu<strong>la</strong>re verso l’esterno del<strong>la</strong> corteccia ossea attraverso i canalicoli <strong>la</strong>cunari,<br />

esso gioca un ruolo sostanziale nei meccanismi <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> riassorbimento

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